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Thebloodyisland

Un mese sull'isola: Settembre


Tra libri nuovi o vecchi da riscoprire, anche settembre è stato un mese ricco di letture.



Dio esiste, è donna e si chiama Joan Didion.

Se non ci credete, leggetela.

Io intanto ne abbiamo scritto QUA





Vedi sopra, per quanto riguarda l'esistenza di Dio (i il suo genere).

Per il resto, una ennesima prova della sua bravura. Qua ci racconta la sua esperienza a seguito dell'attentato alle Torri Gemelle e analizza, senza retorica, la reazione dell'America.

Cosa vi devo dire, Joan è SEMPRE da consigliare.


Di Dorothy Allison ho letto tutto e tutto ciò che scrive è una fucilata.

Qui siamo di fronte ai suoi primi scritti, difficile definirli racconti, in quanto tutti autobiografici e attraverso i quali una giovane Dorothy esprimeva e raccontava ciò che non aveva il coraggio di svelare: la sua storia.



La solita incredibile Ali Smith che torna con l'ultimo episodio della tetralogia delle stagioni, l'ESTATE.

QUI ne abbiamo scritto







Un'avventura, di quelle vere. Quella di un bambino che sale sul Grayound per attraversare mezza America in un viaggio che cambierà per sempre la sua vita. Fatto di incontri belli e brutti, di coraggio e saggezza. Un lieto fine un po' scontato, ma necessario, di una storia davvero bella.



Un punto di vista originale e interessante, questo romanzo d'esordio della giovane scrittrice romana.

Valentina vuole rompere tutti tabù, raccontando la sua esperienza in un libro diretto e tagliente. Attraverso una raccolta di lettere indirizzate al fratello, ripercorre lo straziante episodio dello stupro subito, senza fare sconti.


Libro dal tono autobiografico scritto in forma di intervista, idea e struttura interessanti ma decisamente prolisso e di conseguenza, noioso. Non nelle mie corde. Di Nevo ho letto solo "Tre Piani", molto molto bello. Forse avevo aspettative diverse.

Non me ne vogliano i tanti fans.



Carrère in un dei pochi casi in cui scrive romanzi di finzione. Lo preferisco nella versione, più famosa, del romanzo verità, ma la sua bravura anche qui è indiscutibile.

Consigliato agli amanti delle storie noir e ovviamente a tutti gli appassionati di Carrère.



In questo romanzo lo scrittore francese ci racconta di quando, in un certo periodo della sua vita è stato un fervente cristiano. lo è stato per 3 anni e ora non lo è più. Molto interessante la prima parte, in cui racconta di questa vicenda, poi parte con l' indagine sul cristianesimo dalle origini e la noia mi ha fatto pensare di abbandonarlo.

Non l'ho fatto solo per amore del maestro, ma è stata dura.


Secondo romanzo di Pajitim Statovci, seconda volta che mi spezza il cuore. La prossima mi troverà più preparata, lo giuro. Storia di un amore impossibile raccontata con lo stile che ormai contraddistingue lo scrittore albanese: scarno, poetico, toccante.

Bravo.




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