"30 giorni ha novembre, con april, giugno e settembre, di 28 ce n'è uno..." ed è Febbraio, mese corto ma in cui abbiamo infilato la nostra solita caterva di letture.
Eccole:
Romanzo autobiografico d'esordio di Jeanette Winterson in cui narra la difficile crescita di una ragazzina nel mondo ipocrita e incoernete di una famiglia e di una comunità iper religiosa. Coraggioso e provocatorio come lei sa sempre essere. Di suo consiglio anche "Perché essere felice quando puoi essere normale" , feroce memoir di cui avevo scritto qui.
Ho ancora la pelle d'oca dopo la lettura di questo bellissimo e toccante libro.
Peano mette in scena il dolore e l'amore di un figlio che assiste alla lenta morte della madre e deve affrontare la più inaccettabile tra le esperienze umane: imparare a dire addio a ciò che amiamo
di più.
Una sonora bocciatura (con molto dispiacere).
Ne abbiamo scritto QUI
Libro inaspettato, curioso, fuori dagli schemi. Acquadolce è narrato in prima persona dagli spiriti oscuri che vivono il corpo di Ada, la giovane protagonista che da loro verrà protetta ma anche posseduta. Un libro coraggioso, poetico, audace. Una bella scoperta.
Mencarelli è sempre una carezza.
Tratta temi scottanti con garbo e tenerezza. "Fame d'aria" racconta del viaggio di un padre con il figlio disabile grave, della incomunicabilità, della rabbia e della sofferenza, sempre con grande chiarezza e poesia.
Libro a me prima d'ora sconosciuto di Daria Bignardi. Una sorta di thriller ambientato nelle terre emiliano-romagnole della scrittrice, a lei tanto care, così come le dinamiche familiari. Ho ritrovato la sua solita delicatezza e profondità, una lettura piacevole come sempre lei sa essere.
Pizza Girl è un libro tenero e audace, opera prima di una giovane scrittrice di cui, sono sicura, sentiremo ancora parlare. Io ne ho scritto con entusiasmo qui. Voi, se non volete leggere la recensione, leggete il libro perché ne vale la pena.
Libro con cui Francesco Piccolo vinse lo Strega nel 2015, Il desiderio di essere come TUTTI, ripercorre, attrreaverso la vita dello scrittore, quella della politica italiana e soprattuto della sinistra italiana. Come al solito ironico e sagace, Piccolo riesce a render apparentemente semplice un libro molto complesso e profondo. Bravo.
Un romanzo d'esordio originale e molto interessante in cui si svelano due ossessioni che ci vengono raccontate attraverso un flusso di coscienza. Capitoli brevi, stilettate feroci ma anche un po' di monotonia.
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