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  • Thebloodyisland

Un mese sull'isola: Maggio


Maggio, mese di tante, tante, troppe piogge ma anche, per fortuna, del Salone del Libro di Torino di cui vi abbiamo raccontato un po' sui social.

Qui, invece, come sempre, vi riassumiamo le letture di Maggio.


Ho scoperto questa bella collana di Giulio Perrone editore grazie a questo libro, in cui riviviamo la vita di Bukowski all'interno dei luoghi della sua Los Angeles, città simbolo del sogno americano ma anche luogo di eccessi e di divertimento senza sonno da cui l'autore non si è mai voluto allontanare.




..a questo punto non potevo non leggere quello che unisce la storia della mia autrice del cuore con quella di una delle mie città del cuore. La Londra di Virginia Woolf, città che lei ha amato alla follia ma dalla quale la malattia la teneva lontana. Londra e Virginia, due anime avide di vita, entrambe luminose e cupe.




Un "nuovo classico" imprescindibile che mi ha lasciato senza parole. Un protagonista atipico, un giornalista indolente e rassegnato che, grazie a una presa di coscienza, farà un gesto di grande ribellione. Un libro sull'orrore delle dittature e della censura che mai come ora si deve rileggere. Io ne ho scritto meglio qui.



Pilgrim è simultaneamente un soldato, un veterano, un optometrista e una cavia umana in uno zoo alieno. È malato e in salute, un bambino e un adulto, un predicatore e uno studente, un viaggiatore e un prigioniero. Un uomo dall’identità frammentata, fluida, così come lo è il tempo, in questo romanzo. Non ci avete capito molto? Neppure io, ed è il bello di Mattatoio n.5: libro cult difficile, forse folle, certamente da leggere.


Un bel libro, intrigante e ben scritto. Ma mi aspettavo qualcosa in più, visto il successo planetario che ha avuto. Forse le aspettative erano troppo alte, forse non era il momento, non lo sapremo mai. Ma mi è mancata la grande passione, il totale coinvolgimento. L'ho letto con interesse ma mi mi sono rimasti molti dubbi e un po' di noia.



Breve, originale e surreale storia scaturita da quello strano scrittore che è Cristò di cui ho adorato il suo "La carne".

Anche in questo caso usa il fantastico per raccontare il reale, quello di una storia d'amore che nasconde segreti. Una lampada magica, un dono speciale, che illumina il passato dei protagonisti sconvolgendone il presente.




Quando uno è bravo, come è bravo Colum McCann, riesce a farti appassionare a qualsiasi storia, anche a quella più lontana da te, come in questo caso. Ho divorato e adorato questo libro, una sorta di biografia romanzata della vita di Rudol'f Nureev. Ero lì, nell'unione sovietica degli anni 50 e poi a Parigi, Londra, sui palchi dei più grandi teatri o nelle vie più malfamate in compagnia di Rud. Ho pianto e mi sono davvero emozionata. Grazie Colum, ancora una volta.



Vogliamo bene a Michela Murgia e questa raccolta di racconti ci ha regalato spunti di riflessione e tanta emozione.

Dodici storie di diversi personaggi che restituiscono un romanzo corale intenso, delicato e anche molto ironico.







Storie commoventi, piene di vita e amore, ma anche di dolore e preoccupazione per i tempi incerti che tutti abbiamo dovuto attraversare. Il lockdown fa da sfondo a queste storie con la solita ironia di Doyle e anche tanta tenerezza.

Non indimenticabile ma apprezzato.











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