Un mese sull'isola: Maggio
- thebloodyisland
- 3 giu
- Tempo di lettura: 3 min

"Vivi al mondo"
ha una solitudine lo spazio una solitudine il tempo
sono due idee che si curvano ma non si toccano
come le tende che scendono sui vetri della finestra
i libri schierati nelle loro rastrelliere
come le braccia quando si chiudono in un abbraccio senza stringere nulla
solitudini inerti che non sanno niente delle mie paure -
non è la solitudine dell'aquila in montagna
nè la solitudine di chi entra in clausura a spaventarmi
ma quella dell'acqua che nella cella del freezer
si cristallizza in un cubetto di ghiaccio
DANIELA ATTANASIO

Romanzo-reportage, ricavato da un articolo che scrisse per la New York Review of Books nel 2021 che non cerca di porre domande o dare risposte, semplicemente descrive, attraverso le numerose interviste fatte ai vari protagonisti della vicenda, come sia vivere in un paese occupato, la Palestina.
Un libro certamente molto interessante per cercare di non fermarsi alle pagine (spesso tendenziose) dei giornali, ma di comprendere e approfondire le dinamiche alla base di questa assurda e ingiusta guerra .

Uno dei libri più letti, postati e recensiti dell'anno, nonchè uno dei 100 libri più "belli" del XXI secolo secondo il New York Times. Non potevo quindi non leggerlo. Un libro perfetto sono ogni punto di vista, dinamico, appassionante, una trama non scontata ma al contempo classica, dei protagonisti da amare per sempre.
Talmente perfetto che sembra scritto a tavolino da un gruppo di sceneggiatori Netflix ma che invece è stato scritto tutta da sola da Gabrille Zevin (che però sceneggiatrice è). Un libro che emoziona molto, davvero bello ma che ti lascia addosso qualcosina di artificioso. Ne verrà sicuramente fatto un film altrettanto bello.

Michael Bible aveva già emozionato il mondo intero con il suo esordio "L'ultima cosa bella sulla faccia della terra" e ha deciso di continuare a farlo. Ed è proprio bravo in questo. "Goodbye Hotel", come il primo, è un libro difficilmente catalogabile (una sorta di "romanzo a racconti") e narra una storia attraverso 4 voci ( due dei quali a dir poco inusuali) muovendosi nel tempo e nello spazio e con una voce davvero unica. Con questo secondo romanzo Bible ci conferma che Il mondo ha un nuovo grande scrittore.

"Senza pensarci, per sopravvivere, diventi femminista. E femminista rimarrai, per tutta la vita."
Leggere, studiare e imparare a memoria questo libricino che è importante.
Una confessione intima e politica in cui racconta di sé e tanto del femminismo, inevitabilmente, delle battaglie vinte e di quelle ancora (tante, troppe) da combattere.

Primo libro che leggo della Reza e chiedo scusa al mondo, per non averlo fatto prima.
Una scoperta che è oro.
Scrittrice monumentale, ironica, intelligente. Nella mia speciale classifica si accomoda tra le prime posizioni, con merito.
Un libro di brevi storie, in cui troviamo episodi di cronaca giudiziaria (il tribunale come luogo di osservazione) alternati a vicende personali, tutto magistralmente raccontato con grande empatia ed eleganza.

Costretto al riposo dalla malattia, un vecchio mauriziano di origini indiane (violento e misogino) si perde nelle oscillazioni della propria memoria, tra ricordi lontani e deliranti allucinazioni. A poco a poco ripercorre la propria vita e quella delle donne di famiglia: la figlia succube, una nipote omosessuale e la defunta moglie.
Romanzo potente che solo a tratti diventa un po' ripetitivo ma che per lunghi periodi ti inchioda ad un testo con grande maestria.
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