- Thebloodyisland
Un mese sull'isola: Dicembre
Aggiornamento: 1 gen

L'ultimo mese dell'anno che ci vede fare i conti con classifiche e citazioni da scegliere per il nostro meraviglioso calendario. Come al solito il piatto è ricco e le scelte difficili.
Ma abbiamo ancora questo mese ricco di letture, alcune interessanti, alcune no. Qualche bella scoperta e qualche delusione. Quello che rimane sempre invariato, negli anni che passano è l'amore per le storie, per la narrazione, per la letteratura.
Allora vediamo dicembre cosa ci ha regalato:

"California" è l'ultimo imperdibile saggio di Franeco Costa che come sempre sa parlare di America in maniera onesta e disincantata, scoprendone curiosità e
sfatando inutili luoghi comuni.

Della Strout mi mancava giusto questo, lei è come sempre meravigliosa e la sua scrittura superiore ma il libro è dispersivo, i temi troppi e forse non chiusi al meglio. Lei è talmente brava da farti andare oltre ma questo non è di sicuro il suo miglior lavoro.

Un consiglio che è partito con le più buone intenzioni e con una trama avvincente che mi ha incuriosita, ma che è naufragato nella noia e nella ripetizione.
Poco o nulla di avvincente

Il nuovo romanzo di Missiroli ci racconta delle fragilità umane, di cadute e di riprese, in una Rimini atipica, autunnale e nebbiosa. Un figlio che si prende cura del padre morente e che ripercorre la sua vita attraverso dialoghi intimi, silenzi e prese di coscienza.
Senz'altro il suo più bel libro.

Memoir della sacerdotessa del rock che ripercorre gli anni passati accanto al suo amico-amore Robert Mapplethorpe.
Aspettative osre un po' troppo alte per un libro che manca un po' di passione e che non arriva al cuore.

Libro introvabile che è stata una bella scoperta. La storia di tre giovani intellettuali, tre percorsi paralleli che mostrano le paure e fallimenti di una generazione spaventata dal futuro e immobilizzata dal presente e ci restituisce l'immagine di un paese smarrito e senza forze.

Libro dal titolo rivelatore, che racconta una storia di anti-amore nel quale la giovane autrice si interroga su cosa significa vivere in funzione del desiderio altrui, una storia dia utodistruzione che fatica però a prendere il via, manca di potenza, un po' annoia.

La NG ci aveva sedotte con i suoi piccoli fuochi ma in questo nuovo romanzo non tocca le corde giuste. Un libro distopico che non aggiunge nulla al genere ma anzi a tratti annoia. Esplora questioni razziali e molto altro (discriminazioni, libri bruciati, assenza di diritti...) ma non colpisce e tanto meno affonda.