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"Chiunque tu sia, hai solo una vita. Nei libri, invece, hai un miliardo di vite e di cose. I libri ti fanno sentire incredibilmente ricco. Perciò non mi è mai importato dei soldi. Perché se sai leggere, sei incredibilmente ricco. Se passi il tempo a leggere non hai tempo di pensare ai soldi, sono dettagli. Leggere è colossale. "


Questo è l'incipit dell'ultima puntata di questa docu-serie targata Martin Scorsese che racconta, in sette brevi puntate, di Fran Lebowitz, attraverso una serie di interviste e conversazioni. E già solo per questo pensiero che ha sulla lettura e sui libri andrebbe vista e rivista.

Fran Lebowitz è una delle più grandi scrittrici e umoriste d'America, intellettuale di origine ebrea ma dichiaratamente atea (vi ricorda nessuno?) che in questa serie, che assolutamente considero imperdibile, parla a ruota libera di tanti argomenti e soprattutto regala perle di cinismo e sprezzante saggezza in maniera totalmente e spudoratamente senza filtri.

Nata settant'anni fa in un paesino del New Jersey, si trasferisce ventenne a New York, città che ama follemente, che non abbandona mai (non concepisce chi va in vacanza) e di cui ci racconta con ironia ma anche tenerezza tutti i lati negativi attraverso i cambiamenti avvenuti da cinquant'anni a questa parte.

Marty (Scorsese) e Fran si conoscono da una vita (tant'è che quando glielo chiedono faticano a ricordare il loro primo incontro) e danno vita a una serie di conversazioni in cui vengono toccati moltissimi temi: New York come metropoli ma anche come filosofia di vita, lo sport (che lei odia, in ogni forma e misura), il suo amore per la lettura, la salute, i social network, internet (è avversa a tutto ciò che è tecnologico) o i soldi (che l'anno sempre terrorizzata). Ma soprattutto la sua costante idiosincrasia nei confronti della gente, in generale. Non fa nulla per piacere agli altri e anzi, non perde occasione per essere tagliente e politicamente scorretta. Una donna libera, sincera e indipendente a cui non interessa assolutamente il giudizio altrui. Scorbutica e spigolosa sì, ma amante dell'arte, della letteratura e della musica: potremmo tranquillamente eleggerla socia onoraria della nostra Isola, perché nessuno è più Isola di lei.

Un'icona che non ha fatto nulla per diventarlo, semplicemente rimanendo sé stessa, sempre. Nella sua vita ha sovvertito ogni stereotipo o luogo comune e attraverso i suoi racconti ci insegna l'arte dell'osservazione e la capacità di giudizio, quelli che ti possono dare solo una valanga di cultura e migliaia di libri (vive sola ma ha dovuto comprare un grandissimo appartamento per farci stare i suoi 10.000 libri).


"Pensa prima di parlare. Leggi prima di pensare"


Abbiamo inoltre scoperto che la famosa massima "non giudicare un libro dalla copertina" (titolo che abbiamo dato alla nostra rubrica sulla lettura) viene attribuita a lei. Bene, motivo in più per amarla e farla conoscere.

Certo, se non vi piacciono l'ironia, il sarcasmo e il cinismo alla Woody Allen, per intenderci, lasciate perdere. Perdereste il vostro tempo. In caso contrario vi divertirete moltissimo, così come Scorsese, che, piuttosto entusiasta, durante le interviste si è lasciato andare a grasse risate.


"La cosa bella del talento è che è distribuito in maniera del tutto casuale, non lo compri e non lo impari».


Una grande scoperta, una grande capacità comunicativa e anche una grande, grandissima voglia di tornare presto a New York .

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