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Aggiornamento: 10 giu 2020




SKAM ITALIA (NETFLIX)

Lo devo ammettere, non mi sarei mai approcciata ad una serie tv italiana teen, se non fosse stato per un entusiasta coro piuttosto unanime di alcuni personaggi che seguo su Instagram e che hanno tutta la mia stima.

Il mio non è un pregiudizio, è un dato di fatto: non è mai stata prodotta una serie tv italiana TEEN decente. Avevo i miei buoni motivi per dubitare.

E comunque, a forza di sentirne parlare ho deciso di buttarci un occhio, poi due, poi ho guardato quattro stagioni in poco più di una settimana.

Tutto molto interessante, nuovo (per quanto riguarda l'Italia), credibile e ben recitato.

I temi sono ovviamente quelli adolescenziali contemporanei ma adatti e utili anche ad un pubblico "maturo", a cui appartengo.

Racconta il quotidiano di un gruppo di liceali romani, in maniera molto naturale, mai banale o patetico, cosa molto rara nelle produzioni italiane.

In ogni stagione viene trattato un diverso argomento, catalizzando l'attenzione su uno solo dei componenti il gruppo dei protagonisti. Omosessualità, femminismo, bullismo, sesso, islamofobia... sono alcuni degli argomenti trattati con grande naturalezza e genuinità.

Un plauso speciale sicuramente va ai ragazzi. Attori e attrici alle prime armi, perfetti nelle loro parti, che sapientemente non scadono mai nella macchietta (a cui siamo, ahimè, abituati) e fanno ben sperare per una nuova generazioni di interpreti italiani.

Un paio di nei: le scene di sesso sono un po' troppo edulcorate e castrate causa questo pudore italico che sarebbe ora di superare e, secondo, il modo in cui è stato trattato, nell'ultima stagione, l'eterno conflitto religione / femminismo, sempre con un buonismo che mal sopporto. Ma questa è un altra storia.

La serie è molto gradevole e senz'altro la consiglio.


THE L WORLD - GENERATION Q (SKY ATLANTIC)

Sono passati sedici anni dal primo episodio di "The L World" e da allora sono per fortuna cambiate parecchi cose. Nel 2004 infatti l'uscita della serie destò parecchio stupore e segnò la vita di moltissime ragazze/i del mondo LGBTQ+. Ricordo ancora che la serie, appunto per i temi affrontati, andava in onda a notte fonda, e su un canale satellitare ai più sconosciuto.

Le cose, come dicevo, sono cambiate, ma non così tanto da non considerare ancora molto utile trattare i temi dell'omosessualità in maniera aperta ed esplicita. Ora non si grida più allo scandalo e la serie la troviamo facilmente su piattaforme accessibili più o meno a tutti ma sappiamo anche quanto ostracismo ci sia ancora nell'affrontare questi argomenti.

Ricordo a chi non avesse mai seguito la serie, che si tratta di una comunità piuttosto abbiente di Los Angeles, di donne fieramente lesbiche. E a proposito di scene edulcorate, come sopra descritto, in questo caso si lascia molto poco all'immaginazione, e questo è stato senz'altro uno dei motivi per cui la serie ebbe tanto successo.

Ritroviamo, nella nuova stagione, tre delle principali protagoniste della serie capostipite, alle quali ovviamente sono più nostalgicamente legata; ma alle veterane vengono affiancate nuovi protagoniste che dopo una prima esitazione ho cominciato ad apprezzare.

Non male quindi neppure questa stagione, più matura e meno sbarazzina, che ovviamente prevede un seguito. Che ovviamente guarderò.




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