Abbiamo letto insieme "L'eclisse di Laken Cottle" e non avrebbe potuto andare diversamente perché non avremmo potuto aspettare il giorno dopo l'uscita del romanzo, per iniziarlo. Avevamo fretta di entrare nelle pagine di questa incredibile autrice. Amiamo Tiffany McDaniel e quindi potete immaginare l'attesa per questo nuovo lavoro, prenotato con largo anticipo e desiderato come pochi.
Ci siamo innamorate di Tiffany circa un paio di anni fa, quando ci è giunto tra le mani "L'estate che sciolse ogni cosa". Da allora abbiamo letto tutti i suoi romanzi (e un libro di poesie) e il nostro amore è aumentato a dismisura.
Avevamo aspettative altissime per questo romanzo, che già dalla trama e dalle prime indiscrezioni ci aveva destabilizzate.
Poco prima dell’uscita si vociferava già che fosse “strano” che toccasse punte horror e di lasciar perdere ogni aspettativa relativa ai suoi lavori precedenti.
Una sconosciuta oscurità partita dall’Antartide sta annientando la Terra e nessuno sa perché. Il pianeta sembra inerte difronte alla distruzione che avanza. Intanto Laken Cottle cerca di tornare a casa, dalla moglie e dalla figlia e il suo sarà un intricato e surreale viaggio nella memoria.
Cominciamo col dire che crediamo, e ne siamo quasi certe, che questa meravigliosa creatura si sia calata diverse sostanze indefinibili, durante la stesura di questo romanzo, altrimenti non si spiega, perché qui la fantasia è andata oltre ogni immaginazione.
Il viaggio di Laken Cottle è allucinante, un intricato groviglio che si muove su un doppio binario: quello della memoria e quello del sogno, coinvolge animali fantastici, corpi celesti e altre diavolerie, per giungere poi a un finale "spiegone" che cerca di dare un senso all'eccesso di mostruosità varie in cui ci eravamo perse.
È un libro complesso, molto coraggioso, dalla struttura non lineare e dalle tinte cupe e insolite a cui, effettivamente, ci aveva già abituato.
Anche stavolta parla di disagio, violenza, solitudine, della bellezza e della ferocia del genere umano. Così come in una eclissi, parla di luce e di buio, ci sono momenti oscuri e altri illuminanti.
"Ciò che rimane del nostro mondo è fugace e, nonostante la nostra determinazione a non andarcene, dobbiamo volare via con esso. Dobbiamo accompagnare il nostro mondo ovunque vaghi come un vagabondo, sia che vada nella luce, sia che vada nel buio."
Il libro è composto da tre “storie” e una di queste tre è follia pura. Non vi possiamo dire di più perché solo alla fine la McDaniel darà un senso a quello che abbiamo letto, svelando ciò che è vero, ciò che è frutto di fantasia e ciò che rappresenta la realtà del protagonista, in un capitolo finale dove la ritroviamo a pieno, toccante e spietata.
Il nostro consiglio quindi è di darle fiducia (anche se ci sono momenti in cui lanceresti il libro dalla finestra) perché alla fine, ne vale la pena.
3/5
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