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C.

non si giudica un libro dalla copertina


Victoria Park, per chi non ci fosse mai stato, è il bellissimo parco della città di Londra, situato nell'East End, è stato luogo di manifestazioni politiche e di grandi concerti, nell’800 la classe operaia ci andava per lavarsi e lavare i vestiti nel bellissimo lago ed è, come tutti i parchi, luogo di incontri, di svago, di raccolta, di esplorazione e testimone involontario di amori, dolori, riconciliazioni o delitti.


“«Dove stiamo andando?», chiese Mona. Le sue occhiaie si erano fatte più profonde.

«A casa amore mio», rispose lui. «Stiamo andando a casa».

Dopo tutti quei decenni a Londra, le strade chiassose del West End ancora lo sconcertavano. In ogni centimetro di spazio utile sorgeva un palazzo e ogni angolo era scandito dagli stessi negozi e catene di fast-food. Non l’aveva mai considerato il centro di Londra. Per lui, tutto ruotava intorno a Victoria Park.”


Victoria Park è anche il 13mo protagonista di questo romanzo, il luogo che collega le vite dei 12 personaggi raccontati durante i 12 mesi di un anno.

Passando da Mona e Wolfie, una coppia di anziani alle prese con la perdita di memoria di lei, a Victoria, che assiste il figlio in coma dopo un’aggressione avvenuta proprio all’interno del parco, a Luca e la sua musica jazz, alla moglie Elena che lo tradisce, a Freddie alle prese con la sua identità, alla bisbetica Rose o ad Alice, che ogni mattina va a meditare sotto un albero del parco.

C'è chi il parco lo vede dalla finestra, chi lo deve attraversare, chi lo odia per ciò che gli ricorda, chi non può farne a meno.


In 12 brevi capitoli la Reeves riesce non solo a delineare benissimo e in profondità ogni personaggio ma ad affrontare temi molto diversi tra loro in maniera mai superficiale o sbrigativa.

Si parla di malattia, di matrimonio, di identità di genere, di tradimento e di molto altro in questo romanzo corale in cui vite e destini si incontrano, si scontrano o si sfiorano solamente, che sia per coincidenza o destino mostrandoci come le vite di ognuno di noi siano legate alle esistenze degli altri, che lo si voglia o meno, e di come proprio perché collegati agli altri, noi esistiamo.


L'ennesimo bel libro pubblicato da Atlantide , casa editrice che ha già una bella nicchia dedicata nella mia libreria e nella quale "Victoria Park" va immediatamente a prendere posto.


4/5

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