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  • C.

non si giudica un libro dalla copertina


"La metà scomparsa", secondo romanzo di Brit Benner è arrivato in Italia sull'onda di grandi elogi e riconoscimenti che non potevano certo lasciarmi in differente.

Reduce dalla lettura di "Crossroads", 600 pagine che mi hanno consumato per quasi un mese, approccio queste 400 pagine un po' intimorita ma mi ritrovo a finirle in due giorni secchi e vi assicuro che non sto parlando di un libro banale, anzi.


Siamo alla fine degli anni '60, a Mallard, un piccolo paesino (poco più di un borgo) abitato da neri dalla pelle chiara “che non sarebbero mai stati accettati come bianchi ma rifiutavano di farsi trattare come neri”. Desiree e Stella sono due gemelle, orfane di padre, che poco più che bambine decidono di scappare per non tornate più.

Solo molti anni dopo Desiree ricomparirà a Mallard accompagnata da una bambina dalla pelle scurissa e senza la sorella. Che fine avrà fatto Stella?


Una bellissima saga famigliare e intergenerazionale che tocca temi attualissimi e antichissimi. Veniamo trasportati in un'America sporcata dal razzismo e dal colorismo, dove sai esattamente chi sei ma dove puoi anche decidere chi poter essere. Dove, quella che è una condizione di diversità ed emarginazione può trasformarmi in una grande opportunità, o nell'unica possibilità.


"Si può fuggire da un luogo, ma non dal proprio sangue.

Chissà perché, le gemelle Vignes si credevano capaci di entrambe le cose."


Quanto siamo liberi di diventare ciò che davvero siamo rispetto al destino che altri hanno scelto per noi? Quanto, quella che pensiamo libertà è in verità una grande gabbia dorata? Quanto siamo disposti ad abbandonare per vivere la vita che abbiamo deciso?

La nostra identità è una scelta o qualcosa da cui non si sfugge?


Brit Bennett mette in scena l’avventura di chi abbraccia le proprie radici e di chi transita verso nuove identità, razziali e di genere, e con questo bellissimo romanzo mi ha regalato ore di bellissima lettura.

Uno di quei romanzi un po' "paraculo", è vero, di cui non mi stupirei di sapere che stanno già girando la versione cinematografica ma che, onestamente, andrei subito a vedere.


4/5

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