Anche noi, come più o meno il resto del mondo, stavamo aspettando con ansia la quarta stagione della ormai popolarissima serie spagnola "La Casa di Carta". Ed è arrivata come un manna dal cielo durante questa interminabile quarantena, quando ormai tutto il "guardabile" lo abbiamo visto, lo zapping frenetico e inconcludente ci stava prendendo la mano e la voglia di rivedere la banda in tuta rossa era davvero troppa.
Questo per anticiparvi che sì, lo sappiamo che la serie ormai fa acqua da tutte le parti, ma noi non riusciremo comunque a parlarne troppo male. Mai.
Ormai gli sceneggiatori stanno scavando il fondo del barile, si sente lo stridore delle unghie sugli specchi, svolte di trama che manco la peggiore delle soap opera ma cosa volete...loro sono troppo, troppo fighi e noi li amiamo ancora, così come amiamo "il piano". Quel piano che li vede all'interno della Banca di Spagna a fondere oro in quello che è il più grande colpo mai realizzato nella storia di Spagna. Fuori il loro popolo li idolatra, canta "Bella Ciao", si veste in tuta rossa e maschera di Dalì e ha capito che non sempre i cattivi sono i veri cattivi.
Come detto, non ci soffermeremo sulle incongruenze e i momenti di grande "boh" che a tratti ci hanno anche fatto sorridere e che saltano agli occhi di tutti , ma nemmeno possiamo fare finta che non ci siano stati.
Insomma... fans sì, ma non troppo cieche.
Riusciamo ancora ad essere obiettive ma forse il motivo lo si può ritrovare nella ricerca spasmodica di serie interessanti che ci facciano scorrere più serenamente queste ore forzate a casa. In un altro momento storico probabilmente saremmo state più spietate, avremmo analizzato con più lucidità i tanti difetti ma tant'è, non lo sapremo mai.
Aldilà di ciò la serie mantiene comunque il gas a mille, scene da cardiopalma e qualche colpo di scena inaspettato e coraggioso.
Certo è che abbiamo passato due giorni adrenalinici con i nostri amici spagnoli, abbiamo messo da parte la logica, la razionalità e per una volta ci siamo abbandonate alla visione senza farci troppe domande. Chissenefrega!
Torneranno i tempi della coerenza, ora godiamoci anche un po' di nonsense.
Consigliamo anche la visione di "Casa di Carta_Il Fenomeno", documentario disponibile sempre su Netflix (da guardare assolutamente dopo la fine della quarta stagione in quanto pieno di spoiler) che mostra come, una serie nazionale di scarsa fortuna è riuscita, grazie al solo passaparola, a diventare una serie non solo dal successo planetario ma talmente iconica da essere citata, copiata, omaggiata in ogni parte del mondo e in varie forme d'arte fino a diventare la "divisa" che milioni di uomini e donne, manifestando per i diritti civili, femminili o ambientali in ogni dove, hanno indossato intonando "Bella, ciao!".