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  • C.

non si giudica un libro dalla copertina


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7 giorni.

Ogni capitolo è un giorno che Conor passa da suo padre che non vede da diversi anni e con cui ha deciso di passare un po' di tempo, per recuperare un rapporto ormai inesistente e per scoprire che fine abbia fatto la madre, scomparsa da diversi anni.

Per molti anni il ragazzo, adesso ventitreenne, l'ha cercata invano e l'unica cosa che gli resta da fare è ritrovare almeno il padre, un uomo ormai anziano che passa il poco tempo che gli resta pescando ossessivamente nelle acque inquinate di un fiumiciattolo locale alla ricerca di un fantomatico gigantesco salmone, diventato il suo unico scopo e interesse nella vita.

Il libro racconta questi giorni ma ripercorre anche la vita dei genitori, da quando si sono conosciuti e innamorati in Messico, paese natale di Juanita, la madre, a quando si sono dovuti trasferire, prima in America e infine in Irlanda. L'idillio del loro amore ma anche la fine dello stesso, segnata da rimorsi, incomprensioni e tanta rabbia. Grazie a vecchi scatti realizzati dal padre e a lontani e annebbiati ricordi, Conor ricostruirà le dinamiche che hanno portato alla fine della sua famiglia e alla fuga della madre. Di fronte a un padre che non vuole ricordare, che lascia che la vita gli scivoli addosso come l'acqua del fiume in cui si immerge ogni giorno, il figlio dovrà trovare da solo le risposte che cercava.

Colum McCann, autore dall'incredibile talento (suo l'inarrivabile "Questo bacio vada al mondo intero", una delle letture più belle del ventennio, ma anche del bellissimo "I Figli del Buio") conferma la sua bravura in ”La legge del fiume” in cui riesce a raccontare il difficile rapporto padre-figlio, madre-figlio e moglie-marito. Le dinamiche di una famiglia apparentemente normale, felice, ma destinata all'autodistruzione.

Di come sia difficile mantenere un equilibrio quando non si è personalmente realizzati e felici.

Che a volte non basta ciò che hai se non riesci ad essere ciò che sei.

McCann è bravissimo nello svelare a piccole dosi ma mai completamente la realtà sulla fine della madre tenendo alto l'interesse fino all'ultima pagina e a commuoverti con un finale pieno di dolcezza e malinconia.

“ Forse si sta chiedendo che cosa fa lei in quel luogo. Che cosa l’ha portata lì. [...] Si sta chiedendo se ci si contagia di tristezza. O se l’entropia é intrinseca all’amore.”

4,5/5


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