WOW! [Voce onomatopeica adottata per esprimere soddisfazione, entusiasmo, eccitazione intensa oppure un sentimento, per lo più positivo, di meraviglia o d’impressione]
È proprio WOW che ho detto uscendo dal cinema dopo la visione di 1917, ultima fatica (e stavolta possiamo davvero definirla tale) di Sam Mendes, capolavoro di regia, montaggio, produzione, fotografia e recitazione.
Girato interamente con la tecnica del piano sequenza il film è sbalorditivo.
Ambientato durante la prima guerra mondiale, in un campo di battaglia in Francia, due caporali britannici vengono incaricati dal generale di attraversare le linee nemiche e raggiungere un plotone per bloccarne l'attacco previsto per il giorno seguente.
Se non arriveranno in tempo rischiano di morire 1600 ragazzi tra i quali il fratello di uno dei due. William e Tom partiranno senza sapere cosa troveranno lungo la strada e letteralmente alla cieca scavalcheranno la trincea e si avventureranno in una corsa contro il tempo e contro il nemico.
Già la trama, che ricorda un po' "Salvate il soldato Ryan", è avvincente, ma davvero non immaginavo quanto.
Due ore intensissime in cui sono saltata sulla sedia più di una volta, colpi di scena e tensione a mille e tanta, tanta emozione.
Grazie alla tecnica usata (da molti criticata come puro virtuosismo) l'immersione nel film è totale e Mendes si conferma un regista dalle capacità incredibili. La sceneggiatura è trattata con grande abilità stilistica in un impressionante tour de force tecnico, che accelera le emozioni mostrando senza sconti il calvario quotidiano vissuto al fronte.
L' ambiente è certamente il primo attore, una serie di set mastodontici costruiti alla perfezione e resi vivi e veri da una fotografia sublime; quando pensi di aver visto il massimo ti devi ricredere alla scena successiva.
Il bravissimo George MacKay, che si era già fatto notare nel bellissimo "Capitain Fantastic" supera ogni aspettativa e se continua così chissà dove lo vedremo arrivare.
Nella pellicola anche volti molto noti che appaiono per pochi minuti ma che non avrebbero mai potuto dire di no a Mendes e a un film destinato a rimanere nella storia.
Un film grandioso che ha strameritato il Golden Globe nella categoria di Miglior Film e che, a parer mio, meriterebbe anche l'Oscar.