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C.

non si giudica un libro dalla copertina


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“Non sono del tutto soddisfatta del livello di bianco nella mia vita.”

Pubblicato la prima volta nel 1997 è tornato in libreria ora grazie a NNE, "Pattinando in Antartide" di Jenny Diski.

Mentre il vecchio titolo italiano era “Nel cuore di un iceberg”, il nuovo è la diretta traduzione dell’originale, “Skating to Antarctica” e siamo di fronte a un libro di memorie e a una grandissima scrittrice.

L’autrice ripercorre un viaggio in Antartide alla ricerca del bianco assoluto e durante le tappe che la avvicinano alla meta perlustra angoli del passato nel tentativo di sondare le cause della propria fragilità.

Scrittrice dal passato difficile, ragazza tormentata e abbandonata da entrambi i genitori che ha avuto la fortuna di conoscere e vivere con quella che definiva la sua "madre adottiva" Doris Lessing.

Una madre biologica però l'ha avuta ed è con lei e con il ricordo del padre che ha dovuto fare i conti per tutta la vita e in questo bellissimo memoir ci racconta il suo passato e il suo presente durante un viaggio che la sta portando letteralmente in capo al mondo.

Troviamo l’insoddisfazione di un’intera vita e la ricerca di una pace interiore difficile da raggiungere, il bisogno di qualcosa o qualcuno di rassicurante che si prenda cura della sua fragilità. E tutta la narrazione racconta in modo forte e appassionante la storia di una bambina senza una vera famiglia e che cerca di costruirsi, in mezzo a mille difficoltà, una vita propria, sfuggendo a una debolezza che sembra essere genetica. A tratti mi ha ricordato, permettetemi il paragone, "Qualcosa di divertente che non farò mai più" di David Foster Wallace. Autori e libri completamente diversi ma entrambi alle prese con una crociera, obbligati a socializzare, a fare cose che non farebbero mai, ad abbandonare quella solitudine che li porterebbe a rintanarsi nella loro cuccetta ma che non gli avrebbe permesso di conoscere personaggi bizzarri e a mettersi alla prova con i propri limiti ironizzando sugli stessi.

Un memoir che si aggiunge ai tanti letti, una scrittrice che ho intenzione di conoscere a fondo.

"Ero una scrittrice, lo ero abbastanza da sapere che scrivere la storia della mia infanzia

non significava essere una scrittrice."

4/5


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