"Facciamo che io ti racconto un mio segreto così orribile che nemmeno tra me e me ho mai provato a raccontarmelo, e tu però me ne devi confidare uno equivalente, qualcosa che se si sapesse ti distruggerebbe per sempre”.
Quelle appena lette solo le parole che Pietro e Teresa si scambiano all'inizio di "Confidenza", ultimo romanzo di Domenico Starnone.
Ed è proprio quello che i due protagonisti faranno: si confideranno un segreto orribile che li terrà in qualche modo legati per tutta la vita, nonostante pochi giorni dopo quella serata di confidenze, si lascino.
Il romanzo inizia con la fine del rapporto di questi due amanti lasciandoti, per tutta la durata del romanzo, una morbosa curiosità riguardo ai due segreti non svelati. Non si può dire che non sia stato un ingegnoso escamotage!
Non vi diremo ovviamente quali sono queste orribili confessioni, ma vi diciamo che senza dubbio è stato un piacere leggere questo autore che anche questa volta ha saputo coinvolgerci.
Pietro è un'insegnante e Teresa una sua ex alunna. Si sono amati moltissimo, in maniera travolgente e totalizzante fino al momento in cui, dopo tre anni, decidono che la loro relazione, comunque molto conflittuale, è diventata troppo problematica.
Le loro vite prenderanno strade diverse: lui si sposerà con un altra donna, Nadia, avrà figli e raggiungerà un discreto successo come scrittore e lei diventerà una scienziata di fama mondiale.
In realtà i due non si separeranno mai veramente perché l'ombra di quella famosa confidenza li accompagnerà per tutta la vita.
Questo romanzo è il terzo che chiude una ideale trilogia, dopo "Lacci" e "Scherzetto" in cui Starnone ci parla di sentimenti in tutte le sue sfaccettature e, se pur completamente a sé stanti, sarebbe interessanti leggerli tutti. Noi fino ad ora abbiamo letto solamente "Lacci", che per il momento si trova sul podio, con un discreto margine di vantaggio.
Sì perché, pur essendo un interessante romanzo, lascia qualche dubbio.
La scrittura di Starnone è sempre gradevole e precisa e il libro scorre via veloce ma l'appagamento, arrivate alla fine, è stato poco; forse attendevamo un gran finale che non è arrivato o i protagonisti di questa storia ci sono apparsi un po' strutturati e poco "vicini" a noi. Una lettura che porta a riflettere sulla reale forma dell'intimità, che non sempre è quella che c'è tra marito e moglie, e sul rimpianto, capace di accompagnarti per sempre.
Un libro che consigliamo, non magistrale ma sicuramente appagante.
“Io sarò la tua sorvegliante e tu il mio, per tutta la vita. Ci sposiamo. Facciamo una sorta di matrimonio non religioso e nemmeno civile ma, come lo vogliamo chiamare, etico. Se uno di noi sgarra, l’altro ha diritto di dire a chiunque:
ora ti spiego io chi è veramente quest’uomo, chi è veramente questa donna”.
3,5/5