Settembre è stato ricco di visioni molto interessanti e tutte, rigorosamente, sulla piattaforma Netflix.
Parlo di Serie TV che, non senza entusiasmo vi vado ad elencare.
Elite - Stagione 2
La serie spagnola, sull'onda del clamoroso successo della "Casa di Carta" è già alla seconda stagione e già ci hanno fatto capire che ce ne sarà come minimo una terza.
Mi piacciono molto questi ragazzi spagnoli. Nonostante i difetti di cui abbiamo già parlato ampiamente, relativi alla teatralità degli attori, li trovo molto piacevoli e anche piuttosto calienti, con un livello non indifferente di figaggine.
In questa seconda stagione, il giallo relativo alla scoperta del vero assassino di Marina, viene messo meno in primo piano, mentre le varie storie sentimentali che girano intorno a questi sedicenni, sono il vero fulcro della storia.
Nuovi personaggi entrano a far parte del cast, e devo dire azzeccatissimi.
Certo, il target generazionale a cui questa serie si rivolge non è il mio, ma l'ho trovata comunque molto piacevole e ben sceneggiata, con la giusta dose di tensione e una trama non scontata addirittura migliorata rispetto alla prima stagione.
The Spy
OK. Finora abbiamo parlato di serie simpatiche e piacevoli e ci stanno sempre bene, per carità.
Qui invece parliamo di una serie clamorosa. Da non perdere. Che sono sicura rimarrà una delle più belle e curate viste quest'anno.
In realtà si tratta di una mini serie, inglese, tratta dalla storia vera di Eli Cohen, israeliano che negli anni '60, da comune impiegato diventa agente segreto e opera in Siria sotto copertura per conto del Mossad in una missione di spionaggio lunga e pericolosa.
È Tutto perfetto in questa serie, a partire dagli attori, primo fra tutti il protagonista Sacha Baron Cohen, strepitoso.
Forse al suo primo ruolo drammatico, lascia da parte il suo istrionismo e con grande intensità ci regala un personaggio a dir poco perfetto, in ogni sfumatura.
E poi la regia, la fotografia, le musiche...e un'ambientazione perfetta.
Non ci sono speranze, qui il binge watching è automatico, in un coinvolgimento che non lascia scampo.
Unbelievable
Qui entriamo direttamente nella categoria "Imperdibili".
Parlare di binge watching in questo caso, è riduttivo. Si tratta di capire quando fermarsi nel rivederlo e rivederlo e rivederlo...
Tratto da una storia vera, passiamo al difficile tema della violenza sessuale, che viene trattata in questa meravigliosa serie, in maniera a dir poco perfetta; intelligente, originale e con un tocco particolarmente sensibile.
La sceneggiatura è stata scritta a tre mani da Susannah Grant (fra le altre cose "Erin Brockovich), dallo scrittore Michael Chabon (scrittore che amo) e dall'autrice Ayelet Waldman, ed è tratta da un articolo vincitore del Premio Pulitzer pubblicato dal sito di investigazioni americano ProPublica. Riguarda il caso di una ragazza di Lynnwood, nello stato di Washington, che prima denuncia la violenza sessuale subita nella sua camera da letto, poi nega tutto, a seguito della pressione asfissiante dei poliziotti che la inducono a ritirare le accuse.
La serie parte quindi da questo caso per poi allargare la ricerca delle due investigatrici (le fantastiche Merritt Wever e Toni Collette) ad altri casi di violenza sessuale avvenuti in altre contee.
Un prodotto con una forte connotazione femminista che in maniera originale fa riflettere e pone significative domande sulla mentalità ancora marcatamente maschilista della nostra società, in cui il reato di violenza sessuale non prevede ancora, nel 2019, la giusta severità.
Una serie da vedere assolutamente!
(e Toni Collette, oddio quanto è brava Toni Collette)