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  • Thebloodyisland

Friday i'm in love


Settembre è agli sgoccioli, mese che ci ha visto impegnate in bellissime letture, visioni esaltanti e festival vari.

Questo ultimo weekend settembrino non sarà da meno con alcune interessanti e attese novità di cui vi vogliamo parlare.

È finalmente in libreria "Milkman" di Anna Burns (Keller Editore), libro molto atteso in quanto vincitore di un botto di premi

(Man Booker Prize 2018, National Book Critics Circle award 2019, Orwell Prize for Political Fiction 2019, Shortlist Women’s Prize for Fiction 2019, Shortlist Rathbones Folio Prize 2019) e scusate se è poco. Definito da molti il libro dell'anno e già tradotto in 20 lingue, merita sicuramente di essere letto. A noi è bastato l'incipit a convincerci:

"Il giorno in cui Qualcuno McQualcuno mi ha puntato una pistola al petto e mi ha chiamata gatta e ha minacciato di spararmi è lo stesso giorno in cui il lattaio è morto. È stato fatto fuori da una delle squadre d’assalto governative, e a me non è importato nulla che l’avessero fatto fuori…"

Grazie a PIDGIN è uscito in Italia anche "Big Ray" di Michael Kimball, un romanzo sconcertante e toccante che offre una serie di squarci nella complessa elaborazione di un lutto e dei traumi di un’infanzia schiacciata dalla paura. Big Ray è morto, ma il suo ricordo è tanto ingombrante e pesante quanto il suo corpo da vivo. Il figlio ne ricostruisce la vita alternandosi tra passato remoto e passato recente, tra i ricordi di un’infanzia violenta e le prove di riavvicinamento e comprensione dell’età adulta, nel tentativo di decifrare le origini della rabbia del padre e i fattori scatenanti della sua obesità. 

Terzo e ultimo consiglio letterario di oggi è "Turbolenza" di David Szalay  (Adelphi), un efficace affresco di storie che hanno come minimo comune denominatore l’aeroplano, inteso non semplicemente come mezzo di spostamento di massa simbolo della contemporaneità – ogni capitolo del romanzo, narrato dal punto di vista di un personaggio diverso, ha il nome di una tratta aerea – quanto come una condizione instabile e precaria dell’animo umano, una metafora mai esplicita, e forse proprio per questo potentissima.

Tre libri che meritano attenzione e che finiranno nelle nostre librerie già spudoratamente stracolme.

Ultimo consiglio è una serie super attesa che esce proprio oggi, primo progetto Netflix firmato da Ryan Murphy,

"The Politician", una dark comedy che ha come protagonista Payton Hobart (Ben Platt), un ambizioso liceale che fin dall'età di 7 anni è stato convinto dai suoi genitori di essere destinato a diventare il futuro Presidente degli Stati Uniti d'America. Ma prima di puntare alla Casa Bianca, Payton dovrà farsi eleggere Presidente del Corpo Studentesco della sua scuola, così da assicurarsi l'ingresso ad Harvard e proseguire senza sosta un lungo e tortuoso cammino verso il successo. 

**spoiler sarcasmo!**

E mentre cerchiamo di superare il trauma dello scioglimento dei The Giornalisti che poco cambierà le cose tranne che per il portafoglio di Tommaso Paradiso che non dovrà più dividere i guadagli con il resto della band, noi cercheremo di consolarci con un’altra band ma di quelle con la B maiuscola. Loro sono i Wilco e questa è "Everyone Hides", secondo estratto da "Ode to Joy" in uscita il 4 Ottobre.


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