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Oggi vi parlerò di serie viste nel mese di luglio.

Si tratta di serie attesissime e quindi viste tutte e tre in un quasi binge watching che ha messo a dura prova il mio matrimonio.

Andiamo con ordine.

La prima serie affrontata è stata "Stranger Things" stagione 3 e come già detto in altre occasioni, serie tanto attesa quanto deludente.

Scatenerò probabilmente le ire di molti (è piaciuto praticamente a tutti) ma davvero fatico a trovare qualcosa per cui salvarlo.

Questo riportarmi agli adorati anno '80 forse, con ambientazioni perfette e i suoi continui riferimenti musicali che però, diciamolo, hanno anche un po' stancato. Di queste continue citazioni fini a se stesse, ne ho avute abbastanza.

Il mio entusiasmo iniziale si è smorzato presto. L'ho trovata noiosa, pretenziosa, ripetitiva a livelli impensabili e a tratti irritante. 

Il solito mostro e dialoghi imbarazzanti con scenette al limite del ridicolo; per dirne alcune: Steve e Robin alle prese con i russi cattivi, che poi non sono così cattivi, lo sguardo da perenne stupita o strafatta di Joyce/Winona, le battute piatte e scontate del gruppetto dei giornalisti a Nancy, oppure ancora l'infinita scena finale splatter contro il mostrone cattivo.

Ok posso salvare la ruffianissima lettera finale di Hopper a Eleven che farebbe piangere una pietra, ma questo è tutto.

La mia impressione è che siano proprio finite le idee e pur di cavalcare l'onda del successo abbiano fatto scrivere i testi senza troppo impegno.

Non vedevo l'ora di ritrovare i quattro ragazzini insieme ad Eleven, un po' cresciuti e alle prese con i primi amori ma quello che ho trovato mi ha delusa moltissimo, tanto da farmi pensare di abbandonare le prossime stagioni. Credo. Vedremo. Di certo non attenderò la quarta stagione con tutto questo entusiasmo, anche perché il finale aperto con il demogorgone nelle celle dei russi, ha già spento eventuali possibilità di ripensamenti.

Cambiamo genere.

Trattasi di serie sicuramente più adatta alla mia età e ai miei gusti: "Big Little Lies", stagione 2.

Non posso dire che mi abbia entusiasmato, ma le prove attoriali di tutte quante le protagoniste, sono meravigliose e salvano tutto il salvabile, con in più una colonna sonora da urlo.

La storia ha tantissimi momenti di stanca e sinceramente l'ingresso nel cast di Meryl Streep, che va ad aggiungersi ad uno già stellare, copre o quanto meno nasconde una sceneggiatura un po' tirata via per una serie che fino all'ultima puntata (forse la più interessante) non decolla.

Insomma, una scrittura piuttosto piatta viene esaltata da queste fantastiche cinque attrici + un mostro sacro (la Streep) , che, ricordiamolo sempre, IN LINGUA ORIGINALE, colgono sfumature e aggiungono peso ai loro personaggi che sarebbero altrimenti di poco spessore, così come la storia.

Per finire, la mia amatissima e attesissima e altri aggettivi superlativi..."La casa di carta" stagione tre.

La serie spagnola, divenuta di culto in tutto il mondo, rappresenta, per me, una anomalia. Ogni stagione mi piace più della precedente! Un caso molto raro.

Questa terza stagione mi è piaciuta moltissimo. Voglio molto bene ai miei amati personaggi rivoluzionari con le loro tute rosse e la maschera che raffigura la faccia di Salvador Dalì.

Gli perdono tutto: i momenti trash, certi dialoghi sopra le righe, certe ripetizioni. Tutto. Anche il fatto che a tratti sembra di guardare una telenovela sudamericana, tanta è l'enfasi recitativa.

In questa terza stagione, i ragazzi sono diventati idoli rivoluzionari, simboli della resistenza e della ribellione, contro un sistema "cattivo" e brutale che opera oltre la legalità. Gli sceneggiatori hanno ricreato una situazione simile alla precedente: non siamo più all'interno della zecca spagnola ma la rapina si fa più difficile; si tratta dell'inespugnabile Banca spagnola in cui il Professore guiderà, insieme all'ispettora Rachel, i ragazzi, in un altra impossibile impresa.

Ora tutto quello che mi interessa è vedere la quarta stagione al più presto, ritrovare la banda del Professore e cantare con loro "Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao.."!

E mi raccomando, non mi toccate Nairobi!


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