Oggi è un altro di quei bei giorni segnati con un cerchietto rosso sul calendario.
Sarà che veniamo da un periodo di magre uscite, soprattutto in libreria, ma oggi siamo piuttosto gasate per le novità sbarcate sulla piattaforma di Netflix che, ricordiamolo sempre, ci ha salvato dalla programmazione mortifera della televisione italiana, sia pubblica che a pagamento.
Si tratta di: la terza stagione de "La casa di carta" e la quarta stagione di "Queer Eye" (preferiamo il titolo inglese, piuttosto che "I fantastici cinque").
Iniziamo dalla seconda, dai nostri amatissimi cinque uomini gay, ognuno dei quali con una propria area di competenza che dedicano ogni puntata a migliorare la vita di una persona. Ci fanno divertire e commuovere, il classico programma con cui lasciarsi andare a una spensierata e frivola serata estiva.
Per "La casa di carta", serie spagnola diventata ormai di culto, abbiamo poco da dire, se non che non vediamo l'ora di seguire le gesta dei ragazzacci Tokyo, Rio, Nairobi, Il professore, ...ma soprattutto Denver, interpretato dall'attore Jaime Lorente di cui abbiamo sentito molto la mancanza.
Purtroppo non eravamo a Milano, ieri sera, dove in Piazza degli Affari hanno proiettato in anteprima le prime due puntate, intitolando l'evento, Piazza de Papel. Peccato non vivere a Milano, per questo e mille altri motivi.
Come detto, per le novità in libreria, anche questa settimana siamo a bocca asciutta. Andiamo quindi a ripescare vecchie uscite o riedizioni. Il primo è "Manifesto controsessuale" di Paul B. Preciado (autore di "Pornotopia" e "Testo Tossico") che torna in libreria dopo vent'anni dalla sua prima edizione, in una versione completamente aggiornata, edito da Fandango.
Un libro definito imprescindibile per comprendere il dibattito contemporaneo intorno alle politiche femministe, queer e trans gender. Un libro definito oltraggioso, un testo letterario performativo che segna un punto di non ritorno negli studi di genere e forse addirittura nell'intimità di chi lo legge.
Anche noi vogliamo omaggiare il grande Andrea Camilleri, appena scomparso, consigliando un suo romanzo. Non siamo mai state fan di Montalbano e dei polizieschi/gialli in generale ma Camilleri non era solo questo, ha affrontato molti generi letterari ed è stato un grande uomo, grandissimo. Peschiamo quindi dalla sua immensa produzione letteraria "La mossa del cavallo", romanzo del 1999 indicato come uno dei più spassosi e intelligenti romanzi dello scrittore siciliano; si tratta sempre di un poliziesco, in questo caso ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto nel XIX secolo.
L'ultimo consiglio di oggi è il vincitore del Premio Selezione Bancarella 2019, "Preludio a un bacio" di Tony Laudadio. (NNE)
Emanuele è un senzatetto, un musicista che suona agli angoli delle strade. Ha rinunciato a ogni affetto e contatto umano, tranne quello di Maria, che lavora in un bar e si prende cura di lui. Finché un giorno, dopo un’aggressione, Emanuele si risveglia in ospedale e si accorge d’un tratto che la sua apatia è scomparsa: persone e cose brillano di una nuova luce, spingendolo ad agire per rimediare agli errori di un passato sprecato. Non solo un romanzo, ma un monologo su carta, ambientato in un teatro fatto di jazz, ricordi e rimpianti; una storia colorata come una processione lungo le strade di una città di provincia, popolare e anche un po’ kitsch, emozionante come il brivido che ci coglie quando ritroviamo frammenti di fiaba nella vita di tutti i giorni.
In attesa dell'uscita dell'atteso album di Bon Iver, il 30 agosto, e del "vero" video, vi lasciamo con il Lyric Video, uscito circa una settimana fa, del nuovo singolo "Faith".