BLACK MIRROR, stagione CINQUE.
Stagione tanto attesa quanto deludente!
Che disperazione! Che rammarico! Che delusione!
Avremmo tranquillamente potuto archiviare questo post in un bel "C'è chi dice NO"; ci sarebbe stato comodo comodo.
Il gasamento per l'inizio di una delle serie che più abbiamo amato negli ultimi anni si è spento velocemente.
Per fortuna, è il caso di dirlo, le puntate sono solamente tre, perché viene da chiedersi che cos'altro avrebbero potuto inventarsi di altrettanto brutto.
A onor del vero non tutte e tre le puntate sono terribili. Diciamo che seguono una scala di merito che parte con la prima, abbastanza buona, e finisce con la terza, imbarazzante. Nel mezzo, una puntata guardabile di cui però ci siamo già dimenticate; non sarà ricordata per originalità, salvata solo grazie alla bella interpretazione di Andrew Scott, che da quando lo abbiamo visto nei panni del prete in Fleabag 2, è diventato il nostro attore preferito.
Della terza e ultima puntata non sappiamo da dove cominciare.
La storia di una giovane artista, interpretata da una Miley Cyrus non molto a fuoco, pilotata da una zia manager che vuole sfruttare il suo potenziale per fare soldi, a costo della vita stessa della nipote. E, oddio, mi sto annoiando a scriverne...figuriamoci a vederlo.
Un netto cambio di marcia, rispetto alle precedenti stagioni, che a nostro avviso peggiora di molto il risultato.
Peggioramento preannunciato da molti ed esattamente dal momento in cui Black Mirror è stata acquistata da Netflix.
Si diceva che tutto sarebbe stato meno libero, meno rivoluzionario, più edulcorato e buonista, e avevano ragione.
Se pensiamo alla prima puntata in assoluto, quella in cui il Primo Ministro inglese viene ricattato e obbligato a fare sesso con una scrofa davanti al mondo intero...beh, di acqua ne è passata. L'inquietudine, l'amarezza e il disagio che ogni puntata finora ci aveva provocato, sono un ricordo.
Siamo tornate con i piedi per terra, per una serie di cui si può tranquillamente fare a meno.