Anche quest'anno siamo giunti alla scelta della cinquina finale tra i quali verrà premiato, il 4 luglio, il vincitore del Premio Strega.
Per quanto i premi lascino il tempo che trovano, si tratta comunque del più importante Premio letterario assegnato in Italia,
per cui un minimo di attenzione è dovuta.
Questa la cinquina per il 2019.
- "Fedeltà" di Marco Missiroli (Einaudi)
- "Addio fantasmi" di Nadia Terranova (Einaudi)
- "M, Il Figlio del secolo" di Antonio Scurati (Bompiani)
- "La straniera" di Claudia Durastanti (La Nave di Teseo)
- "Il rumore del mondo" di Benedetta Cribario (Mondadori)
Ricordiamo anche che un Premio è già stato assegnato, ed è il Premio Strega Giovani. Il vincitore è, manco a dirlo, "Fedeltà" di Marco Missiroli, di cui si dice da tempo sia già papabile vincitore del premio maggiore. E ricordiamo anche che per la prima volta ci sono tre donne finaliste. Evviva.
Un altro libro finalista, ma questa volta del ben più prestigioso Premio Pulitzer 2019 è "Non qui, non altrove" di Tommy Orange pubblicato da Frassinelli. Di questo libro la mitica Margaret Atwood ha postato il seguente twit "«Non qui, non altrove è un tuffo profondo e toccante nella comunità dei Nativi Americani: un esordio stupefacente.» e noi non ci sentiamo di aggiungere altro.
"Falsa partenza" di Marion Messina edito da La Nave di Teseo. Romanzo d'esordio di questa giovane scrittrice francese di cui in patria si parla un gran bene (definita la nuova Houellebecq) in cui ci racconta delle difficoltà dei giovani d'oggi, con occhio lucido e non banale.
Thomas Savage, autore de "Il potere del cane", torna in libreria, edito da neri Pozza, con "La regina delle greggi", in cui ritroviamo la sua prosa emozionante e la poesia degli spazi sterminati dell'America profonda in cui ci trasporta. Cresciuta dai genitori adottivi, Amy parte alla ricerca della sua vera famiglia e scopre di essere discendente di una dinastia di proprietari terrieri e allevatori dell'Idaho. Il suo tentativo di riavvicinamento si scontra, però, con la loro diffidenza.
Ultimo consiglio di oggi è "Nella foresta" di Jean Hegland, edito da Fandango. Quando misteriosamente crolla la civiltà tecnologica, il carburante si è esaurito, non funziona l'elettricità e le linee telefoniche sono interrotte, due sorelle, Nell ed Eva, lottano nella foresta californiana per sopravvivere e costruirsi un futuro nuovo. Romanzo crudo, femminista, contemplativo, profetico.
Tales of the City (disponibile su Netflix dal 7 giugno) è la serie TV che oggi vi consigliamo.
Si tratta di una serie basata sui racconti scritti da Armistead Maupin nella sua collana di nove libri tra il 1978 e il 2014.
Si tratta anche di un revival di "Tales of the City", una mini serie andata in onda con sei episodi in tutto nel 1993 e basata sulle storie di alcuni personaggi che vivevano a San Francisco.
Mary Ann, la protagonista, fa ritorno dopo vent’anni di assenza a San Francisco, dove si riunisce con l’ex marito Brian e la figlia Shawna. Era partita per dedicarsi alla carriera ed ora è tornata. Fuggita dalla crisi di mezza età dovuta alla sua perfetta vita nel Connecticut, Mary Ann si ritrova catapultata nel mondo di Anna Madrigal, la famiglia che ha scelto, e tra i membri di una nuova generazione di giovani residenti queer, che abitano tutti al numero 28 di Barbary Lane. Commovente, erotica e spassosa è un’opera che è molto più che un semplice racconto di finzione: Barbary Lane è stato, ed è ancora, molto più che un luogo di appartenenza, è salvezza, sicurezza, condivisione e comunità, è a tutti gli effetti la prima vera casa di generazioni di persone LGBTQ+.
A farci compagnia durante il lavoro spesso c'è COLORS, piattaforma musicale dall'estetica unica che mette in mostra talenti eccezionali provenienti da tutto il mondo che si esibiscono in box monocromatici. Quasi tutti molto interessanti, quasi tutti fichissimi. Oggi peschiamo quindi da COLORS il video del friday, si tratta di un artista di Tel Aviv, Dennis Lloyd, che su sfondo color amaranto, ci canta e suona la sua Leftovers.