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C.

non si giudica un libro dalla copertina


"Speranza è quando vuoi che qualcosa accada. Ma lo devi volere davvero affinché accada davvero."

La copertina di "Vinpeel degli orizzonti" è proprio bella.

Ti fa pensare a un viaggio della mente.

O del cuore.

A un libro per ragazzi.

O per adulti rimasti un po’ bambini.

A una favola.

E il romanzo di Peppe Millanta si può proprio definire così, un viaggio fantastico per adulti un po’ bambini.

La storia è ambientata nel paesino immaginario di Dinterbild, piccolo comune da cui nessuno riesce a fuggire e chi arriva lo fa attraverso un lampo di luce, in cui non si riesce a sognare o avere incubi, in cui la posta non arriva e in cui tutti gli abitanti si sono dimenticati del proprio passato, ma non lo sanno. Un paese con una locanda dal nome sbagliato, una zuppa "a sorpresa" che cambia tutti i giorni, maiali volanti e conchiglie "parlanti". Un luogo in cui forse tutti noi siamo passati almeno una volta nella vita e in cui abita un solo bambino, Vinpeel. Vinpeel vive con il padre con cui non parla mai, ha un solo amico che “forse” vede solo lui e la mente e la vista sempre diretta verso l’orizzonte del piccolo paese.

Passa le giornate con il suo amico guardando nuvole e svuotando oceani, escogitando metodi a dir poco originali e fantasiosi per raggiungere "l’altrove".

Un giorno a sconvolgere la tranquillità del piccolo protagonista arriva Mune, bambina silenziosa dagli occhi azzurri e i capelli biondi e Vinpeel capisce che è arrivato il momento di fare sul serio, di lasciare il paese e di aprire gli occhi a tutti i suoi pittoreschi abitanti.

Tra scene divertentissime e personaggi surreali lo scrittore crea un libro toccante e profondo, in cui ognuno di noi si ritroverà almeno un po’; si rivedrà nell'adulto malinconico che ha smesso di sognare o nel bambino che non faceva altro.

Un testo sulla ricerca della felicità per cui bisogna lottare e farlo alla svelta e sul sogno che sì, è quello onirico ma è anche quello del cuore e della mente. Sul micro-mondo che ci creiamo, che può essere rifugio ma anche gabbia, che ci spaventa abbandonare ma che solo facendolo saremo veramente liberi. Sull'importanza della nostre storie e del cercare di ricordarle.

Millanta è un moderno cantastorie e ha scritto un opera piena di sentimento e magia, unica ma al contempo universale.

Un libro che ti fa sentire bene.

"Stupore è quando inciampi su una cosa che non ti aspettavi e che ti fa perdere l’equilibrio.

Ma che poi ti fa tornare sui tuoi passi altre cento volte per inciampare di nuovo."

4,5/5


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