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Thebloodyisland

Friday i'm in love


Vi ricordate di "Io non mi chiamo Miriam", meraviglioso libro di Majgull Axelsson di cui abbiamo scritto l'anno scorso nonché uno dei libri più belli mai letti? Beh, un paio di giorni fa è uscito, sempre edito da Iperborea, il nuovo romanzo dell'autrice svedese dal titolo "La tua vita e la mia" che anche questa volta parla di memoria e di un altro capitolo scuro nella storia del suo paese. Märit, una vedova solitaria, si trova costretta a tornare nel paese di origine per festeggiare il settantesimo compleanno insieme al fratello gemello. Durante il viaggio in treno però, un impulso la spinge a scendere a Lund e a cercare la tomba dei «malati» di Vipeholm, il grande manicomio in cui finì suo fratello maggiore Lars. Lars-lo-Svitato, lo Sgorbio, come lo chiamavano tutti: di colpo Märit non può più trattenere i ricordi e le domande rimaste senza risposta fin da quel tragico giorno in cui sua madre morì, quando lei era appena quattordicenne, e il fratellone che era sempre stato con loro venne fatto sparire.

Consigliamo anche il vincitore del Man Booker International Price del 2018, appena pubblicato in Italia, "I Vagabondi" della scrittrice polacca Olga Tokarczuk. Una madre e la figlia smarrite misteriosamente su un'isola; una donna che torna in Polonia dopo decenni per aiutare il suo primo amore a morire; la sorella di Chopin che porta il suo cuore da Parigi a Varsavia per seppellirlo a casa; un anatomista olandese che scopre il tendine di Achille dissezionando la propria gamba amputata; la storia di Soliman, rapito bambino dalla Nigeria e portato alla corte d'Austria come mascotte; un popolo di nomadi slavi che conducono una vita itinerante, contando sulla gentilezza altrui. Storie apparentemente sconnesse, legate tra loro da un uso naturale della lingua e dal senso di sradicamento che ci accomuna in quanto esseri umani.

Ultimo consiglio letterario di oggi è "Sottovoce" di Sarah Manguso, edito da NNEditore. 81 unità/frammenti di pensieri e storie distillate in poche righe per pagina, ciascuno contenente una piccola epifania sul tema della vergogna, dei segreti, della perdita dell’innocenza, del ruolo degli adulti e della capacità di ammettere e accettare parti scomode di sé.

Qui sull'isoletta non stiamo nella pelle per l’arrivo, proprio oggi, della seconda stagione di The OA. La serie, che finora ha giocato sul confine tra realtà e immaginazione, sembra voler continuare su questa linea anche nella seconda stagione, almeno a giudicare dal trailer, che però rivela anche un cambio di registro: dai toni pacati e la lenta ricostruzione del passato di Praire, sembra si passerà a una corsa contro il tempo. Speriamo questa stagione dia finalmente delle risposte più concrete e regali un grande finale. Ovviamente su Netflix.

Sempre su Netflix e sempre oggi è arrivata anche la serie Delhi Crime, ispirata all’indagine compiuta nel dicembre 2012 dalla polizia di Delhi, questa serie antologica segue le difficoltà incontrate dalla polizia, ma anche la determinazione, nel risolvere il caso di una terribile violenza di gruppo subita da una ragazza.

Anche i saluti di oggi arrivano dritti dritti da Netflix, che ha appena reso pubblico il trailer della terza stagione di Stranger Things, serie che va beh... inutile parlarne. I ragazzini che abbiamo lasciato alla fine della scorsa stagione sono pronti a tornare, ma questa volta li ritroviamo un po’ cresciuti e alle prese con i primi classici problemi adolescenziali e con nuovi "mostri" da combattere.


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