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non si giudica un libro dalla copertina


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"Non sai mai ciò di cui hai bisogno finché qualcuno non te lo dà esattamente nel modo giusto."

"Un matrimonio americano" di Tayari Jones è stato il libro più venduto dai librai indipendenti in America nel 2018, cosa che mi ha incuriosito soprattutto perché, anche se così popolare, ha ottenuto recensioni entusiaste dalle maggiori testate americane.

La popolarità, si sa, non è certo garanzia di qualità, (in Italia ricordiamo che ai primi posti dei più letti ci sono nomi come Maurizio Corona o Fabio Volo) né uno dei motivi che mi spinge all'acquisto, semmai il contrario. Ma qui effettivamente si parla di librai "indipendenti", ormai quasi scomparsi in Italia, fagocitati dalla miriade di store Mondadori e altri grandi colossi dell'editoria e io, di chi si fida dei librai indipendenti, mi fido. E ho fatto bene.

Il libro narra la storia del matrimonio tra Roy e Celestial, coppia di colore che vive ad Atlanta, che viene travolto da un evento inaspettato e messo a dura prova. I personaggi principali sono tre, i due sposi e Andre, migliore amico di Celestial e il romanzo è raccontato dalle tre voci e i vari capitoli scritti in forma diversa, da quella epistolare al racconto in prima persona.

Le quasi 400 pagine scorrono veloci e la lettura è davvero piacevole.

La Jones porta il lettore a stare dalla parte di ciascuno dei personaggi, anche quando si feriscono e si allontanano, vittime dell'orgoglio o dei loro sentimenti. In fondo, sono esseri umani che cercano di affrontare la realtà proprio come ognuno di noi: maldestri, contraddittori, condannati a sbagliare semplicemente perché amano, e non ci si può difendere dall’amore così come dalla vita. Non ci sono buoni o cattivi, ci sono solo persone che cercano di portare avanti la loro esistenza, di salvare il salvabile, di raggiungere la felicità personale.

Un matrimonio americano parla di coppia, di matrimonio, di famiglia ma anche di discriminazione razziale mostrandola in tutta la sua assurda atrocità. È una storia bellissima dal ritmo serrata e coinvolgente, benché racconti qualcosa di intimo e inafferrabile come i sentimenti umani.

Non si aggiudica però le mie 5 stelline perché, per quanto bello, non mi ha lasciato molto addosso; mi ha sì portato a riflettere ma l'ho sentito un po' lontano dalla mia realtà, sia culturale che di donna.

In tutti i modi un bel libro.

E non è poco.

"Le emozioni umane travalicano la comprensione, sono lisce e ininterrotte come una sfera di vetro soffiato."

3,5/5


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