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"Sex Education" è una serie veramente carina.

Utilizzo questo aggettivo che in genere non mi piace affatto, impropriamente usato quando si vuole dire che una cosa ci piace il giusto.

"Mmmmhhh, carina", accompagnata da una smorfia.

No, qui la utilizzo con accezione positiva. E' una serie molto carina, nel senso di molto piacevole, senza essere straordinaria.

Una teen comedy che mi sono gustata in un quasi binge watching con simpatia e divertimento.

Ma andiamo con ordine.

Sex Education è una serie inglese, in onda sul magico mondo di Netflix, composta da 8 episodi, incentrata ovviamente sull'argomento sesso, ma non solo.

Otis, il protagonista, interpretato da un ottimo Asa Butterfield, è un adolescente un po' sfigato e ancora vergine che vive con la madre, una fantastica e bellissima Gillian Anderson, psicologa e terapeuta del sesso, in una non ben identificata cittadina inglese.

E' molto timido e impacciato e oltre a non aver mai fatto sesso, fatica a masturbarsi, ha proprio paura di toccarsi (probabile retaggio di uno shock avuto da bambino). Nonostante questo, grazie ad un'educazione aperta e disinibita ricevuta dalla madre e ad una innata capacità di dispensare giusti consigli, decide, insieme all'intraprendente e tostissima Maeve, che vuole approfittare di questa sua attitudine, e aprire una "clinica del sesso", in cui appunto, per denaro, aiuta i compagni di classe a risolvere problemi legati al sesso. Convinto più per l'infatuazione per la bella e irraggiungibile Maeve, diventerà un punto di riferimento per i ragazzi della scuola.

Intorno a loro ruotano personaggi azzeccatissimi, tra cui spicca il suo miglior amico, Eric, omosessuale e di colore, interpretato da un bravissimo Ncuti Gatwa, di cui probabilmente sentiremo ancora parlare. I suoi outfit sono decisamente imperdibili.

La serie è piena zeppa di personaggi stereotipati. Ci sono tutti: lo sfigato, il gay, la bella e tenebrosa, il bullo e perfino il ballo di fine anno, ma si passa sopra a tutto grazie ad una sceneggiatura brillante e intelligente. Parlare di adolescenti e sesso in televisione è difficilissimo, spesso si scade nel ridicolo o nel banale, ma non è questo il caso.

E' una serie leggera che contiene anche messaggi importanti e tematiche più serie.

Anche se solo parzialmente vengono trattati temi importanti quali aborto e omofobia, senza retorica e senza eccedere nel dramma.

Un prodotto davvero ben confezionato adatto sia agli adolescenti che agli adulti, di cui seguirò molto volentieri un eventuale seconda stagione che ancora non è stata ufficializzata ma che il finale della prima stagione lascia presagire.


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