La regina è Olivia Colman!
Sia che si tratti di "La Favorita" o di "The Crown 3", la regina è lei. Una meravigliosa, insuperabile regina Anna.
In realtà nella terza stagione di The Crown non l'abbiamo ancora vista ma siamo sicure che non deluderà perché quello che le abbiamo visto fare in questo film ha dell'incredibile.
Già vincitrice del Golden Globe, non abbiamo dubbi si aggiudicherà anche l'Oscar, meritatissimo.
Ma la GRANDE BELLEZZA di questo film non è solo lei, è anche tutto il resto (non a caso le nomination in totale sono ben dieci) e per tutto intendiamo davvero tutto, compresa la locandina che è una figata pazzesca.
Ma di cosa parla "La favorita"? Parla di una "guerra" tra due donne nel contendersi, per motivi diversi, il ruolo di favorita della regina Anna d'Inghilterra durante lo stremante conflitto con la Francia nel XVIII secolo.
La regina Anna, donna fragile e volubile è incapace di saper agire autonomamente e completamente succube di Lady Sarah Churchill duchessa di Marlborough (una carismatica Rachel Weisz), tanto temuta quanto detestata poiché unica e fidata consigliera della sovrana britannica. Praticamente colei che decide le sorti del paese. A destabilizzare la “serenità” di questo scenario sarà l’arrivo improvviso di Abigail Masham (una Emma Stone tanto dolce quanto spietata): giovane dama caduta in disgrazia, nonché cugina di Lady Marlborough, fermamente determinata nel compiere una nuova e definitiva arrampicata sociale.
Ispirato a personaggi realmente vissuti e tratto da una pièce radiofonica ma liberamente interpretato dal pluripremiato regista greco Yorgos Lanthimos ( già conosciuto con "The Lobster" e il successivo "Il sacrificio del cervo sacro") il film è un capolavoro insolito, raffinato, magistrale.
Tre aggettivi che possiamo accostare a regia, fotografia, colonna sonora, costumi, come dicevamo....a tutto ma ciò che davvero eccelle è l'interpretazione delle tre protagoniste che ok, che sono brave lo sapevamo già, ma stavolta sono andate oltre.
Un film in costume che si concede alcune sequenze sopra le righe (come ad esempio il ballo a corte) e qualche firma d’autore nella scelta di alcune ottiche o in quella di un sottofondo sonoro anomalo che dovrebbe riprodurre i rumori del sistema di riscaldamento usato all’epoca.
Due donne, le "favorite", che si contendono e scambiano durante la storia i ruoli di buona e cattiva ma in definitiva due cattive che manipolano una regina vittima delle proprie insicurezze e dal carattere instabile. Due donne che hanno la presunzione di "comandare" una donna che è sì, debole e forse inadatta al ruolo, ma è pur sempre la regina, e lo capiranno a loro spese.
Tutti i personaggi principali si ritrovano a vestire, in maniera alternata, sia il ruolo di vittima che di carnefice, dimostrando di essere allo stesso tempo manipolati e manipolatori.
Un film che porta a riflettere su quanto nella lunga battaglia della vita non esistano mai vincitori, ma soltanto vinti.