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- Thebloodyisland
- 28 gen 2019
- Tempo di lettura: 2 min

Che Chuck Lorre fosse un genio della comedy lo sapevamo già. Ideatore di alcune tra le sit-com più divertenti di sempre (The Big Bang Theory per dirne una), questa volta ci ha regalato sì risate, ma anche emozioni e qualche lacrimuccia.
Stiamo parlando di “The Kominsky Method”, serie TV tragicomica che ci ha davvero stupito.
A Chuck anche il merito di aver portato sul piccolo schermo Michael Douglas, attore immenso, insieme ad Alan Arkin, altro “mostro” della recitazione, due premi Oscar a cui inchinarsi davvero.
Questa volta il premio vinto è il Golden Globes, che giustamente è toccato all'affascinante settantaquattrenne Douglas, che se lo è davvero meritato (come attore protagonista in una serie comedy) e alla serie stessa, come miglior serie tv comedy.
Un successone insomma!
Grazie probabilmente a questi premi vinti e al grande successo ottenuto da pubblico e critica, notizia fresca fresca che ci fa molto piacere, è che la serie è stata rinnovata per una seconda stagione.
I due attori interpretano rispettivamente Sandy Kominsky, ex attore, con una carriera alle spalle tutt'altro che memorabile, ora insegnante di recitazione con una discreta fama e Norman Newlander suo agente da una vita, nonché migliore amico.
Il primo, uomo affascinante, orgoglioso e testardo, un po' cazzone e con diversi matrimoni alle spalle e il secondo, elegante, pacato, burbero e cinico alle prese con la solitudine dopo la perdita della moglie. I due si trovano ad affrontare la vecchiaia e tutti suoi "derivati", dai controlli alla prostata al sesso, dal lutto alla solitudine.
Tutta la serie ruota attorno all'amicizia dei due, ai loro battibecchi (da manuale) e alle tante situazioni tragicomiche in cui i due si ritrovano. I dialoghi sono uno sballo e le interpretazioni di tutti, davvero magistrali. Chapeau anche alle "spalle" (tutte al femminile) tra cui ritroviamo con piacere Nancy Travis nel ruolo della "fidanzata" di Sandy e Lisa Edelstein in quello della figlia sballata di Norman.
La serie è divertente e leggera ma scava quanto basta nell'intimo dei personaggi arrivando a tirarne fuori momenti di vera tenerezza o, al contrario, a sdrammatizzare in maniera spiazzante momenti molto toccanti.
Due vecchietti alle prese con un affetto che faticano a dimostrarsi ma di cui non possono fare a meno.
Una stupenda, atipica, commedia che racconta un periodo della vita che raramente viene trattato con impegno in tv; e lo fa bene, Lorre, riuscendo ad appassionare alla storia un pubblico di ogni età.
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