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  • Thebloodyisland

Friday i'm in love


La nostra rubrica settimanale, che affettuosamente chiamiamo “il friday”, deve essere scritta ogni venerdì e quindi anche oggi, tra scartoffie varie, telefonate di lavoro, occhi nuovi (eh già, perché S. è reduce da un'operazione che le ha praticamente ridato la vista!) e commissioni, abbiamo trovato tempo ed energie per accontentare i nostri “milioni” di lettori e consigliare loro cosa leggere, guardare e fare in questi giorni.

Uscito un paio di settimane fa per Bompiani, “Manaraga” di Vladimir Sorokin, romanzo ambientato nel 2037, in un mondo futuristico e post bellico dove l’unica carta stampata è quella delle banconote e leggere significa dar fuoco ai libri per cuocervi sopra cibi prelibati.

Le edizioni cartacee sono cimeli conservati nei musei: gli chef che si dedicano al book'n'grill lavorano spesso nella più totale clandestinità per soddisfare le richieste dei loro ricchi clienti. Géza, uno di questi cuochi, specializzato in classici russi, racconta i suoi viaggi per il mondo, tra prelibatezze e traffici illeciti, fino allo scontro con una società segreta dedita alla falsificazione di rare prime edizioni che ha il suo centro in cima al monte Manaraga. Divertente, surreale, spiazzante, un romanzo che critica il presente con raffinati strumenti stilistici e inventivi.

Icarus. Ascesa e caduta di Raul Gardini” di Matteo Cavezzali , pubblicato da Minimum Fax è uscito in concomitanza del venticinquesimo anniversario della morte di Raul Gardini, trovato morto nella sua residenza milanese per un probabile suicidio. È la storia di un imprenditore che sfida il mondo con i suoi progetti visionari e di un paese viziato dal benessere e che deve fare i conti con le ambiguità della prima repubblica. Il ritratto di un epoca poco lontana.

Segnaliamo l’interessante nuovo progetto di Iperborea, dedicato agli esploratori del mondo. Il primo volume di “The passengers” è dedicato all’Islanda ed è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un paese e dei suoi abitanti. Cultura, economia, politica, costume e curiosità visti attraverso la testimonianza di scrittori, giornalisti ed esperti locali e internazionali. Tante storie e diverse voci che compongono un racconto sfaccettato ed eclettico, per scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare.

Di libri distopici ne sono stati scritti molti, un genere che trova sempre nuovi spunti e linfa, soprattutto in questo periodo storico, preoccupante e ambiguo. Leni Zumas, giovane scrittrice dell’Oregon, esce con il suo primo romanzo distopico “Orologi Rossi”, in cui decide di affrontare il tema della maternità dando voce a quattro donne di Newville in un futuro vicino in cui negli Stati Uniti l’aborto è proibito, l’inseminazione in vitro negata e un Muro Rosa blocca l’accesso al Canada. Ro, insegnante di scuola superiore è single e sta cercando di avere un figlio, Susan è madre frustrata di due figli perfetti, Mattie è una delle allieve più brillanti di Ro e scopre di essere in cinta e infine Gin, erborista e guaritrice che riunisce i destini di tutte quando viene arrestata e processata. Un romanzo che esplora i contorni della femminilità contemporanea.

Chiudiamo la parte relativa alle letture facendo i nostri complimenti a Helena Janeczek per la vittoria al Premio Strega con

La ragazza con la Leica”, romanzo caleidoscopico sulla vita di Gerda Taro, prima fotoreporter donna caduta su un campo di battaglia. Noi ancora non l’abbiamo letto, ora dobbiamo assolutamente farlo.

Arrivata finalmente su Sky, dopo tanta attesa, la miniserie britannico-statunitense “Melrose” interpretata da Benedict Cumberbatch. Le cinque puntate sono l’adattamento degli altrettanti romanzi di Edward St Aubyn, i quali compongono il ciclo narrativo de I Melrose. Ogni puntata costituisce l’adattamento di un volume diverso e la storia è basata sulla vita dello stesso autore, cresciuto in una disfunzionale famiglia dell’alta borghesia inglese.

Nella serie televisiva, Patrick Melrose è un tossicodipendente mentalmente instabile che deve affrontare l'improvvisa perdita del padre, protagonista dei ricordi più difficili della sua infanzia. Questo lo costringerà ad affrontare i demoni del passato e a cercare nuovamente la voglia di vivere. Se ne parla già come la serie Tv dell'anno, e ha tutti i presupposti per esserlo davvero.

Sempre sul piccolo schermo, ma su Netflix, vi consigliamo (noi l'abbiamo già visto) lo spettacolo comedy "Nanette" di Hannah Gadsby. La comica australiana presenterà quello che sarà il suo ultimo spettacolo comico, consapevole del fatto che per affrontare al meglio il suo difficile passato deve raccontarlo come davvero accaduto e non più ironizzandoci sopra. Tra risate amare e lacrime vere, Hannah fa riflettere come pochi riescono sulla condizione del "diverso", sullo sfruttamento delle donne, sulla difficoltà di superare traumi e discriminazioni. Da vedere assolutamente.

Anche quest’estate a Bologna, nella bellissima cornice del giardino botanico, si svolge il festival Botanique. Tutti gli anni troviamo un motivo per andare, l’anno scorso ad esempio è stata l’occasione per ascoltare dal vivo quel genio di Kamasi Washington ( e di cui abbiamo scritto qui). Quest’anno segnaliamo, nella serata di martedì 17/07 Dan Owen, giovane cantautore inglese dalla magnifica voce che presenta il suo ultimo LP “Lucky Enough".

"È indubitabilmente uno degli artisti più interessanti del momento", dice la BBC, non sappiamo se è così ma è davvero un piacere ascoltarlo.

Avrete già visto tutti il video del momento, quello della coppia più figa, potente (e tamarra) della musica, Beyoncé e Jai-Z, quello girato all'interno del Louvre di Parigi (oh, del resto, se non possono loro...). Beh, visto o non visto, non può che essere il video di oggi.

Il pezzo è "Apeshit", primo singolo dell'album in uscita "Everythings is Love" :


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