E sono tre!
"Confusione" è il terzo capitolo della saga dei Cazalet, della scrittrice britannica Elizabeth Jane Howard che, come sapete, sta accompagnando i primi mesi di questo mio anno di letture.
Chi ha letto i primi due post saprà che inizialmente ero piuttosto preoccupata, più che altro del fatto che mi venisse un po' a noia tutta la storia, e siccome me li hanno regalati tutti e cinque in blocco, sarebbe stato un bel problema.
Ma ora, al giro di boa, posso dire che questa possibilità è scongiurata. Mi sta appassionando, nonostante inevitabili momenti di flessione che avevo comunque preventivato.
Il libro centrale della saga è finora forse quello un po' più sottotono, con grandi momenti di stallo e pochi colpi di scena.
Siamo finalmente giunti alla fine della seconda guerra mondiale (il romanzo termina proprio nella primavera del 1945), i ragazzi crescono, qualcuno a volte ritorna e qualcun altro se ne va.
La Howard indugia molto sull'aspetto descrittivo e psicologico dei personaggi che a tratti diventa molto denso e per quanto mi riguarda anche un po' noioso; solo il suo stile impeccabile mi ha salvata da momenti di stanca e immobilità.
Incentrato maggiormente sulle ragazze di casa, ormai ventenni: le tre cugine Polly, Clary e Louise, stabilitesi a Londra e alle prese con i primi amori e le prime sofferenze, il romanzo rivela una visione piuttosto femminile che è senz'altro piacevole.
E' molto interessante anche capire quali siano gli elementi autobiografici, presenti nelle tre cugine, dell'autrice stessa. Come loro è cresciuta negli anni della guerra da famiglia agiata e come alcune di loro con aspirazioni artistiche. Ama ritrarre personaggi femminili, e si percepisce molto bene.
Home Place, la dimora di campagna dei Cazalet, che è stata protagonista in tutti questi anni di guerra, si sta ormai svuotando e alla fine del conflitto, è in attesa di ricevere notizie di speranzosi ritorni.
Durante la lettura mi sono ritrovata a pensare che in fondo non stava accadendo nulla e che la trama era ad uno snodo cruciale ma senza palesarlo. A fine romanzo invece, a mente fredda, ripensando a tutto, allargando la valutazione a tutti e tre i volumi, mi sono resa conto di quanto la bravura della Howard sia incredibile. Tutti i personaggi in realtà sono così ben delineati che ti sembra di conoscerli da una vita e nonostante alcuni passaggi un pó soporiferi, ampiamenti perdonati, già so che mi mancheranno.
Nonostante la mia idea iniziale di lasciar passare qualche settimana per l'inizio del quarto romanzo, forse si tratterà di giorni perché la curiosità di sapere quello che succederà è molto alta e perché i Cazalet in un certo modo creano dipendenza.
Ci si appassiona a questa "confusione" di situazioni, di sentimenti e di emozioni, così come indica il titolo, e non si vede l'ora di capire come si dispiegheranno ed evolveranno le vite dei protagonisti.
3/5