"Broadchurch", terza stagione, Netflix.
Insomma non stiamo parlando di una serie clamorosa di cui ci ricorderemo a lungo, ma questi otto episodi sono stati comunque piacevoli e la coppia dei detective è tra le più azzeccati di sempre.
Eccoci di nuovo quindi nella piccola cittadina inglese, teatro, nelle stagioni precedenti, della morte del giovane Danny Latimer.
Sono passati tre anni da allora e quest'anno a sconvolgere gli abitanti del tranquillo (ma neanche tanto) paesino sul mare, è lo stupro di una donna di mezza età, avvenuto durante una festa di compleanno di una amica.
I personaggi sono gli stessi, come detto: il mitico ispettore Hardy (David Tennant), con la sua pronuncia ridicola ma adorabile, un po' meno burbero e con qualche problema con la figlia adolescente. Il sergente Miller, interpretato dalla mitica Olivia Coleman, che rivedremo presto nei panni della regina Elisabetta II nella terza stagione di The Crown, con la sua dolce umanità, anche lei alle prese con la turbolenta crescita del figlio. E ci sono i genitori di Danny, Beth e Mark, che cercano in tutti i modi di superare la morte del figlio.
Ci sono, come al solito, atmosfere uniche che spesso accompagnano le serie inglesi, un po' cupe e deliziosamente senza retorica.
Questa terza stagione, torna ad un livello accettabile dopo una seconda stagione leggermente più noiosa ma pecca, nel finale, di poca originalità, un po' debole e scontato; in generale si guarda comunque molto volentieri e ritroviamo i soliti momenti di tensione e commozione grazie soprattutto alla bravura degli attori con la loro interpretazione asciutta e convincente, e alle magiche scogliere del Dorset (che giustamente in questi ultimi anni hanno subito un'impennata di turisti).
La serie, diventata cult in Inghilterra e vincitrice di tre Bafta, si appresta a chiudere i battenti con questa stagione finale e forse è giusto così. Dopo tre anni cos'altro potevano far succedere nel piccolo paesino sperduto di Broadchurch??!
Hanno raccolto quanto più era possibile e ora è giusto finire.
A mio avviso scelta che dovrebbero fare spesso per molte serie tv tirate sembre un po' per i capelli dove si arriva a raschiare il fondo del barile rovinando quanto di bello fatto in precedenza. Insomma, soprattutto per le serie che hanno ottenuto grandi successi, si tende a proseguire all'infinito per sfruttarne il successo.
Addio Hardy e Miller, vi dimenticheremo presto, ma è stato bello.