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C.

non si giudica un libro dalla copertina


" Ogni lettera è una lettera d'amore"

Ho fatto una cosa che solitamente non faccio mai: ho letto il libro dopo aver visto la trasposizione cinematografica (in questo caso televisiva e di cui ne abbiamo già parlato QUI) ma non potevo fare altrimenti, il libro doveva ancora uscire e alla serie TV non ho proprio resistito.

Devo dire che in questo caso i progetti sono talmente differenti e il libro in questione così fuori dagli schemi, che paragonarli non avrebbe proprio senso.

"I LOVE DICK" di Chris Kraus non è un semplice libro, è molto di più: un progetto artistico, un esercizio di stile, qualcosa di davvero insolito, di diverso da tutto ciò che ho letto finora.

Nel '97 la Kraus, sposata con Sylvère Lotringer, fondatore della casa editrice Semiotext(e), scrive questo romanzo, primo delle sue 9 opere, dedicandolo a Dick Hebdige (che provò in ogni modo ad ostacolare l’uscita del libro), vende pochissimo e dovrà aspettare 20 anni per avere una nuova vita e un nuovo pubblico, forse di donne più pronte, più "moderne".

Scritto in forma epistolare e autobiografica, I LOVE DICK narra le vicende della vita privata di una coppia etero di mezza età: Chris, moglie e regista fallita, e Sylvère, marito e docente universitario. In seguito ad una cena con il critico culturale inglese Dick, collega di Sylvère, Chris non può fare a meno di sentirsi attratta da lui e, dopo averlo sognato tutta la notte, quando si sveglia sul divano letto offerto dal loro ospite, Dick non c'è più. Quella scomparsa le sembra il perfetto compimento di un'intensa storia non vissuta, o meglio, di una «scopata concettuale». Una volta tornati a casa loro, Chris confessa l'infatuazione a Sylvère che, per un gioco perverso, le suggerisce di scrivere a Dick e di esprimergli i loro sentimenti. I due coniugi iniziano così a scrivere lettere al loro ignaro spasimante e il libro assume la dimensione di una testimonianza fino a diventare un vero e proprio diario.

Dick (ovviamente il doppio senso non è casuale) in realtà è probabilmente un pretesto per i due che, esprimendosi liberamente attraverso questo diario, si riscoprono come coppia ritrovando un'intimità ormai persa da tempo e sviscerano i loro desideri e paure di uomo e di donna.

Un libro che trasuda cultura con un susseguirsi continuo di citazioni letterarie e artistiche... una lettura certamente ostica per chi non mastica certi argomenti; talmente intellettuale da risultare a tratti antipatico e volutamente snob.

Mette a nudo le carenze culturali del lettore ma ne stimola certamente la curiosità. La Kraus utilizza egregiamente una forma postmoderna di struttura narrativa e si dimostra una scrittrice dall'indubbia capacità letteraria.

Un'opera simbolo del femminismo "intellettuale" negli Stati Uniti degli anni '80 e '90, giustamente definito "uno dei più importanti libri mai scritti sull'essere donna".

Un libro coraggioso e sicuramente non per tutti...e io lo considero un complimento.

"Caro Dick, nessuna donna è un isola. Ci innamoriamo nella speranza di ancorarci a qualcun altro, di non cadere."

3/5


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