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C.

appunti dall'isola


La Biennale Venezia 2017

Inaugurata in questi giorni e aperta al pubblico da domani 13/05, la BIENNALE D'ARTE DI VENEZIA 2017 ha come titolo VIVA ARTE VIVA.

Evento imperdibile per gli amanti dell'arte che hanno la possibilità fino a fine Novembre di visitarla.

Per quanto mi riguarda non ho mai perso una biennale e cercherò di non farlo mai.

Fare una sorta di "guida" è molto difficile e non è mia intenzione farla ma mi sento di segnalare cosa non dovete lasciarvi sfuggire.

La Mostra offre un percorso espositivo che si sviluppa intorno a nove capitoli o famiglie di artisti, con due primi universi nel Padiglione Centrale ai Giardini e sette altri universi che si snodano dall’Arsenale fino al Giardino delle Vergini.

85 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia e 3 i paesi presenti per la prima volta: Antigua e Barbuda, Kiribati, Nigeria.

Nella sede dei Giardini ( che spero visitiate comunque per intero) sembrano di rilevante interesse 5 padiglioni in particolare:

Padiglione GERMANIA presenta l'artista Anne Imhof in una performance inquietante, con guardie e doberman in gabbia, in un lavoro sul corpo come strumento di liberazione.

Padiglione AUSTRALIA, con due serie fotografiche e video della nota Tracey Moffatt; una riflessione poetica e visionaria sulle aspettative e il superamento dei propri orizzonti.

Padiglione COREA, doppia personale di Cody Choi e Lee Wan sulle contraddizioni del mondo contemporaneo.

Padiglione TURCHIA presenta un lavoro di Cevdet Erek con un nuovo lavoro in cui lo spazio e il suono saranno combinati per indagare la natura dei confini, uno spazio che diventa sensoriale prima che fisico.

Padiglione FRANCIA, Xavier Veilhan rappresenta la Francia con il suo progetto musicale Studio Venezia, un work in progress che vedrà il suo compimento solo alla fine della biennale, è un'istallazione visiva e al contempo sonora. Nello spazio saranno presenti decine di strumenti di epoche diverse ma anche creazioni dell'artista francese. Un luogo in cui gli artisti potranno creare anche durante i momenti di chiusura della biennale.

Fuori dalle sedi storiche invece non potete assolutamente perdere la mostra di quel genio di DAMIEN HIRST - Treasures from the Wreck of the Unbelievable. La mostra si sviluppa nelle due prestigiosissime sedi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana. Osannata e criticata, è indiscutibilmente da vedere, un'operazione che non ha precedenti.

A Palazzo Fortuny (una delle mie sedi preferite di Venezia) c'è INTUITION, un’esposizione che riunisce opere del passato ad altre più moderne e contemporanee, tutte legate al concetto di intuizione, sogno, telepatia, fantasia paranormale.

Per ultima mi va di consigliare, alla CASA DEI TRE OCI, la mostra fotografica LOST+FOUND, personale di uno dei più importanti e dissacranti fotografi contemporanei, DAVID LACHAPELLE.

Poi che dire...siete a Venezia, buttate lo sguardo da qualsiasi parte che tanto tutto è meraviglia.

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