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  • S.

La Grande Bellezza


ELLE

Il nuovo film di Paul Verhoeven, regista di Basic Instinct, riprende tematiche a lui care (sesso,religione, perversione..) ma in maniera più complessa, cruda e diretta, materiale tipico della produzione francese. E per esaltarle al massimo si avvale della collaborazione di un'attrice che pare davvero perfetta per questo ruolo: Isabelle Huppert, che, al solito, incanta. Ha 64 anni e un corpo che non ha paura di mostrare senza veli, con grande classe.

Un film provocatorio e originale, al centro del quale spicca la sua figura, potente e libera.

Michèle (la Huppert, appunto), figlia di un serial killer che sta scontando l'ergastolo per aver commesso una strage e di una madre ingombrante, vittima del botox che si fidanza con un giovane gigolò, è una donna in carriera, manager di successo di una società di videogiochi. Accade, nei primi minuti del film che uno sconosciuto, incappucciato, entra in casa sua e la stupra. La sua reazione ci fa capire subito l'imprevedibilità del personaggio: si alza, risistema il soggiorno, si fa un bagno caldo e ordina cibo cinese. Nessuna denuncia, nessuna reazione. Continua la sua vita come se nulla sia accaduto. Lo stupratore si rifarà vivo e da qui inizierà una specie di malsana relazione sadomasochista.

Vive sola, ha un gatto, un figlio a dir poco sempliciotto, un ex-compagno abbastanza inutile e una migliore amica, socia in affari, il cui marito, di tanto in tanto si porta a letto, più per passatempo che per passione. Un manipolo di personaggi che ruotano attorno a lei e che scompaiano difronte alla sua grandezza.

Questo film, tratto da un libro di Philippe Djion: "Oh.." e in concorso all'ultimo festival di Cannes, nonchè candidato per i più grandi riconoscimenti a livello mondiale (Oscar, Golden Globe, European film awards e Cèsar..) mi ha regalato momenti di grande bellezza, con il suo modello anticonvenzionale e la sua ostentata laicità (molto francese!). Certo la stupidità del figlio raggiunge livelli quasi comici e qualche scena pulp ce la potevano evitare ma è un film da vedere, assolutamente. Della Huppert ho già detto: stratosferica!

" la vergogna non è un'emozione abbastanza forte da impedirci di fare qualunque cosa"


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