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thebloodyisland

Un mese sull'isola: Giugno



Sarà Estate – finalmente.

Signore – con ombrellini –

Signori a zonzo – con Bastoni da passeggio –

E Bambine – con Bambole –

Coloreranno il pallido paesaggio –

Come fossero uno splendente Mazzo di fiori .

EMILY DICKINSON – Sarà estate



Amo la scrittura di Ilaria Bernardini quando scrive fiction e l'ho amata ancora di più stavolta, nella forma autobiografica, in cui emerge un'onestà e una sincerità davvero toccanti. Ilaria non parla con suo padre da anni, lui non le risponde, non la cerca.

Lei vuole risposte e cerca di trovarle da sola, scrivendo questo libro intriso di ricordi, di dolore e di rabbia. Un libro scritto per bisogno, una lettura terapeutica.

Bello, brava.



Giugno è stato il mese dei libri autobiografici sui genitori, a quanto pare.

A differenza del libro della Bernardini questo di Antonio Franchini ha però, tutt'altro tono. Lo scrittore racconta in maniera tragicomica e spietata una madre insopportabile e ingombrante; una donna che incarna «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore...» Un libro-sfogo, una sorta di commedia edoardiana che fa sorridere ma anche riflettere.


Libro del mese del nostro gruppo di lettura, "Il libro di Blanche e Marie" non è totale biografia, non è pura fiction. Le donne che racconta sono realmente vissute, dalla più famosa Marie Curie alla sua assistente Blanche Witmann ma la storia è quasi completamente di finzione. Un libro dalla struttura narrativa originale ma dal tono poco empatico che poco lascia addosso. Due donne dalle vite incredibili ma delle quali lo scrittore inventa troppo lasciando solo un po' confusi e poco emozionati.


Questo libro ha avuto la capacità di farmi tornare indietro nel tempo. A quando facevo cassettine musicali per tutti e ne ricevevo dai fidati amici. Momenti indimenticabili.

Una cassetta per ogni occasione, così come Rob Sheffield, tra le altre cose giornalista musicale, che quindi di musica se ne intende, che attraverso la musica ripercorre un doloroso momento della sua vita, con tenerezza ed emozione.


Ho comprato questo libriccino senza saperne molto, ho deciso di "salvarlo" dal macero per pochi euro ma come ho già avuto modo di dire, è lui ad aver salvato me.

Un libro che parla di lutto, di disagio, di ferite da curare, di persone da salvare.

Un libro buio ma pieno di luce. Un libro a cui dire Grazie.


Perché uno dovrebbe scrivere di mosche e perché qualcuno dovrebbe voler leggere un libro che parla di mosche?

Me lo sto ancora chiedendo dopo la lettura di questo bizzarro romanzo, una sorta di conversazione su insetti, trappole per mosche e collezionismo.

Un libro che non so perché ho letto ma che rileggerei.


Sono veramente poche le persone che conosco a cui potrei consigliare questo libro anche se vorrei consigliarlo proprio a tutti. Un libro distopico estremo, brutale e violento. Definito, secondo me erroneamente "horror", immagina un futuro non poi così incredibile dove la Bazterrica racconta la peggiore delle distopie contemporanee: l’uomo che non solo sbrana il suo simile, ma lo alleva e macella allo scopo.

Una delle migliori letture di questo 2024.


Romanzo ambientato in un piccolo paese della steppa kazaka dove, durante la guerra fredda, le giornate erano scandite da esplosioni di ordigni atomici. In questo posto vive Erzan, l'uomo bambino la cui storia è raccontata come una fiaba moderna.

Proprio attraverso questa fiaba lo scrittore uzbeko, costretto all'esilio, racconta dei danni causati all'ambiente e all'uomo, da questi esperimenti nucleari.


Valentina Mira arriva a un passo dalla cinquina del premio Strega con un romanzo che coraggiosamente esplora un fatto di cronaca italiana in parte dimenticato, quello degli omicidi di Acca Larentia e lo racconta da un'altro punto di vista perché "Acca Larentia è unicamente raccontata dai fascisti. Mi piaceva far saltare il loro impianto vittimistico."

Ovviamente accusata delle peggio cose da questo governo (che evito di commentare) la Mira è molto brava a fregarsene e ci lascai un libro che parla di carnefici e vittime, e di come non sono sempre tutti uguali.


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