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  • C.

non si giudica un libro dalla copertina


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"Se segui il tuo cuore, tutto si sistema da sé. Come cristalleria su un vassoio."

Era da tempo che buttavo l'occhio sui volumi della giovane casa editrice BLACK COFFEE, attirata sicuramente dalla grafica che personalmente trovo modernissima e dalla scelta editoriale dedicata esclusivamente alla letteratura nordamericana contemporanea e finora esclusivamente femminile.

Non sapendo quale scegliere del loro scarno ma interessante catalogo (ad oggi solo 3 titoli), ho tagliato la testa al toro e li ho comprati tutti e come primo ho deciso di leggere LIONS di Bonnie Nadzam, già autrice del controverso romanzo Lamb di cui avevo tanto sentito parlare (e che a questo punto dovrò assolutamente leggere).

Lions è molto bello.

Potrei sforzarmi di cercare aggettivi ricercati ma più ci penso più BELLO mi pare quello più azzeccato.

Un libro ben scritto, una vicenda apparentemente semplice che nasconde però temi complessi e un'analisi profonda del comportamento umano.

Una storia moderna e antica, quasi senza tempo. Ambientato nell’omonima cittadina degli altopiani del Colorado descritta dal cartello sulla strada come: "una città quasi fantasma". Lo zuccherificio è fallito e ad aprire le porte tutte le mattine sono rimasti solo un piccolo bar, un diner che conta sui viaggiatori in transito dalla vicina statale e l'officina dei Walker.

I pochi cittadini di Lions conducono vite semplici, legati gli uni agli altri, vivono di leggende e fantasmi e si domandano continuamente se andare o restare. Dopo l'arrivo in città di un misterioso viandante e a seguire della sua ancora più misteriosa morte, alcuni sceglieranno di abbandonare Lions definitivamente e altri di rimanere, spaventati ancora di più dalla vita di città.

A rimanere sono anche Leigh e Gordon, due diciasettenni innamorati decisi però ad abbandonare tutto e andare al college.

La morte improvvisa del padre di Gordon cambierà per sempre la vita del ragazzo incapace di liberarsi del dolore e del senso di responsabilità verso l’inquietante richiesta ricevuta in eredità dal genitore prima di morire.

In un susseguirsi alienante di giorni uguali agli altri, in uno stato continuo di suspance e senso di attesa, la Nadzam ci accompagna fino all'ultima pagina, ansiosi di scoprire cosa si trovi davvero su a nord, in quella capanna che forse è leggenda ma forse no e cosa ne sarà dell'amore di questi due ragazzi.

Una storia di autoconsapevolezza, un analisi sul significato di famiglia e sul senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Sulla compassione e l'altruismo. Sull'ambizione personale e sull'amore, che spesso si scontrano, e sulle conseguenze dello scegliere tra l'una e l'altro.

Sulla paura di vivere la propria vita.

Chiuso il libro ho sorriso, contenta di aver finora fatto le scelte giuste nella mia, ma conscia che i rimorsi ci accompagnano per sempre.

Nessuno escluso.

3,5/5

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