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  • C.

merda, merda, merda!


Uno spettacolo di Alessandro Bergonzoni mette sempre a dura prova, la mente, la memoria, l’attenzione e la voce.

E lo fa ogni volta di più.

Si, perché lui, il giocoliere delle parole, il genio del surreale, dal lontano 1997, quando lo vidi per la prima volta, è andato “oltre”. Oltre il genio, oltre ognuno di noi.

La sua ultima performance, “Trascendi e sali” lo vede come sempre da solo sul palco, all’interno di una scenografia essenziale ma completa. In questo caso Alessandro parte dall’alto con un monologo a faccia coperta, in cui scorgiamo le sua gambe e i suoi immensi piedoni muoversi freneticamente nel cercare di convincersi a scendere, scendere su questa terra che tanto bella non è.

Una volta a terra finalmente si mostra a tutti con la sua inconfondibile chioma argentata e continua il lungo monologo al limite del surreale con un continuum di battute a cui si fatica a stare al passo. Si ride a crepapelle e si applaude ogni volta che, tra una battuta e l’altra, inserisce uno dei temi a lui cari. Da Regeni e Cucchi, alla situazione nelle carceri, alla pedofilia da parte dei preti, all’immigrazione e alla violenza sulle donne. Conclude lo spettacolo, di nuovo semi-nascosto da un paravento rosso, con una pioggia di desideri, di “vorrei” a cui tutto il pubblico non può che unirsi.

Ci guida in una mirabolante spedizione ai confini della parola, tra risate e amare consapevolezze.

Tutte le volte mi dico “mi devo ricordare una battuta, almeno una da raccontare” e non ce la faccio mai.

Stavolta una però me la ricordo, anche se poi tanto battuta non è.

"Se un migrante salva un italiano e ottiene la cittadinanza d’onore, a tutti gli italiani che non salvano i migranti andrebbe tolta?”

E così, dopo due ore di spettacolo ininterrotto, e grazie a 4 minuti di applausi, Alessandro esce di nuovo per 4 bis esilaranti, quelli ci hanno dato il colpo di grazia.

Quelli in cui ti ricorda che lo spettacolo è finito ed è ora di andare a casa, perché è di quello che si tratta, della "fine dello spettacolo"! Cos'è che non vi è chiaro...dello?

"Trascendi e sali" è un’esortazione a trascendere, a elevarsi, cuore e mente.

Grazie Alle, come sempre.

"L’uomo è in pericolo o l’uomo è un pericolo?"

“Dov’è finita la nostra “carta di dignità”?


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