
Lo avevamo detto: Settembre porta sempre cose nuove, nuovi inizi, nuove uscite.
E infatti abbiamo passato la settimana ascoltando il nuovo album dei The National: "Sleep well beast" e così l'autunno è arrivato accompagnato dalla baritonale e romantica voce di Matt.
Le foglie un po' più gialle, la pioggia che cade... la musica dei The National sembra scritta per essere ascoltata proprio oggi.
Molti i tempi trattati dal gruppo americano, che come sempre non si tira indietro quando si tratta di prendere posizione in materia politica. Hanno sostenuto la campagna a l'elezione di Barack Obama, criticato il governo Bush e preso le parti di Hillary Clinton nell'ultima disastrosa tornata elettorale.
A tal proposito Matt ha dichiarato che "la canzone "Turtleneck" è una reazione fisica a Donald Trump", e noi siamo con lui.
In tema di Festival, dobbiamo proprio consigliarvi una visita dalle nostre parti, a Modena, Carpi e Sassuolo per il Festival della filosofia che si terrà il 15, 16 e 17 settembre e che avrà come tema le arti, le forme del creare. In tutte le piazze di questi 3 comuni si terranno lezioni magistrali, eventi, mostre e letture che avranno come protagonisti moltissimi volti della cultura italiana: Recalcati, Augè, Marzano, Severino, Bergonzoni, Galimberti, solo per citarne alcuni. Leggetevi il programma completo sul sito ufficiale ma mi raccomando non perdetevi la lezione magistrale di Alessandro Bergonzoni sabato 16 in Piazza Garibaldi a Sassuolo, titolo: 'Arte lesa (dobbiamo capolavorare)'...noi ci saremo!
Le bancarelle di libri in giro per le città non mancheranno, quindi vi diamo qualche consiglio per le nuove uscite di questa settimana:
Il 19 uscirà il nuovo lavoro di Simona Vinci,"Parla, mia paura"; già vincitrice nel 2016 del Premio Campiello con "La prima verità", ci consegna un libro autobiografico sulla paura e sul come fare a risolvere i problemi che ne derivano: depressione, ansia, inquietudine. Si affida alle parole perché, dice "le parole non mi hanno mai tradita".
Altra uscita di ieri è il nuovo libro dal titolo 'Atti umani' della scrittrice sudcoreana Han Kang, già vincitrice del Booker Price del 2016 con il romanzo "La vegetariana", che questa volta racconta di una carneficina avvenuta in Corea del Sud nel 1980 a Non esisteva scrittore vivente dotato di un virtuosismo retorico più autorevole, entusiasmante e inventivo del suo. Arrivato alla parola numero 70 o 100 o 140 di una frase sprofondata dentro un paragrafo lungo tre pagine e intriso di umorismo macabro o di autocoscienza favolosamente reticolata, sentivi l'odore di ozono esalare dalla precisione scoppiettante del costrutto che lui impartiva alle frasi, dal destreggiarsi fluido e calibratissimo tra dieci livelli di dizione: alta, bassa, media, tecnica, avanguardistica, secchiona, filosofica, gergale, farsesca, esortativa, teppistica, sdolcinata o lirica. Quelle frasi e quelle pagine, quando riusciva a crearle, erano una dimora sincera, sicura e felice quanto ogni altra avuta in quasi tutti i venti della nostra conoscenza.seguito di un colpo di stato. I militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta e da qui è nata una insurrezione seguita da brutali rappresaglie.
Segnaliamo infine un romanzo uscito qualche settimana fa di una giovane autrice americana, Angie Thomas, dal titolo "The hate you give - Il coraggio della verità" che sta suscitando molto clamore in America e soprattutto si sprecano gli elogi di tutte le più importanti testate giornalistiche d'oltreoceano. "Capolavoro", "miracolo", "romanzo straordinario" sono alcuni degli attributi associati a questo romanzo d'esordio, in testa alle classifiche del New York Times da diverse settimane. L'argomento è molto attuale, soprattutto in America ma non solo: il razzismo. Il tutto è raccontato dal punto di vista di una ragazza 16enne che vive in un quartiere povero e di colore che si troverà ad essere unica testimone della morte del suo migliore amico per mano di poliziotti bianchi.
Vi lasciamo con la musica di un altro gruppo che in questi tempi grigi si ascolta molto volentieri e i cui video sono quasi sempre meraviglia.
Radiohead con "Lift":